Fossano celebra la Giornata della Memoria con tre appuntamenti speciali

21 gennaio 2023 | 11:30
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Fossano celebra la Giornata della Memoria con tre appuntamenti speciali

Protagonisti Pippo Civati, per presentare un libro su Liliana Segre, la proiezione di un film al Cinema Portici e una serata sulla musica del campo di Terezin, dove vennero deportati tutti i più importanti musicisti ebrei.

Sono in programma tre appuntamenti a partite dal 27 gennaio a cura dell’Anpi di Fossano a sottolineare il valore del fare Memoria in occasione dell’omonima Giornata, che si va ad aggiungere allo spettacolo della Corte dei Folli “Diari Riaperti” presentato nei giorni 23 e 24 gennaio ai Battuti Bianchi.

Il primo evento è previsto per le ore 18 di venerdì 27 gennaio 2023 presso la Chiesa del Gonfalone (Battuti Bianchi) e vedrà protagonista Giuseppe Civati, curatore ed editore del libro della Senatrice Liliana Segre: “Il mare nero dell’indifferenza”. “Che cosa si può fare perché i giovani non dimentichino?”, chiese a Liliana una ragazzina; “la risposta sei tu, qui” fu la risposta: questa la suggestione da cui partire per una riflessione sul perché sia necessario ricordare, sempre, per vincere l’apatia dell’indifferenza, quell’indifferenza che permise l’applicazione delle Leggi Razziali prima e dell’orrore dei campi di sterminio poi. A dialogare con Civati sarà Aldo Rolfi, monregalese, figlio di Lidia Beccaria Rolfi, deportata a Ravensbrück come prigioniera politica, che per tutta la sua esistenza fece della testimonianza e della memoria ragione di vita.

Nella serata del 27 gennaio, alle 21,30, presso il Cinema “I Portici”, verrà invece proiettato il film “Terezin – L’arte è più forte dell’odio”, coproduzione italo-ceca per la regia di Gabriele Guidi. Si tratta di una prima assoluta essendo la pellicola in uscita il 26 gennaio 2023 che si collega idealmente al terzo ed ultimo appuntamento, previsto ancora ai Battuti Bianchi per la serata del 4 febbraio, “Terezin. Musica per
resistere”.

Primo Levi ricorda i musicisti di Auschwitz, costretti a suonare durante la marcia di altri esseri umani verso le camere a gas, con una musica che definisce “infernale”. Ma quella stessa musica rivestì molti altri ruoli durante la Shoah. La FFM con il Maestro Antonello Mazzucco e Maria Teresa Milano ci porteranno nella realtà di Terezín – Theresienstadt, in cui furono internati i più grandi musicisti ebrei dell’epoca. Il cosiddetto ghetto modello rappresenta il paradigma dell’inganno e della propaganda, ma al tempo stesso si erge a fortezza della resistenza spirituale per cui fare musica significava anche mantenere la dignità di esseri umani, esprimere se stessi, protestare contro il regime e opporsi al male, per credere che un futuro ci sarebbe stato, per celebrare la vita e rispettare il lutto, per tutelare i più piccoli e costruire spazi di umanità e resilienza.

“Siamo molto contenti – dice la presidente della sezione Anpi fossanese Luisa Mellanodi poter offrire alla nostra città una serie di eventi che aiutano a riflettere sul senso di questa giornata. Memoria non è solo ricordo, ma è testimonianza viva e monito per il presente. Il libro della senatrice Segre pone al centro l’indifferenza, male mai estirpato e ci sfida a porci delle domande sui nostri quotidiani atteggiamenti di fronte alle tragedie odierne. Altrettanto siamo soddisfatti di proporre un percorso relativo al ghetto di Terezin, che è un esempio di resilienza di fronte al male assoluto”.