In Valle Varaita torna la Baìo: giusto escludere due violiniste?
“Siamo consapevoli che dare spazio a delle donne nella Baìo comporta “rompere la tradizione” ma questo è necessario per mantenerla viva”, commentano Chiara e Sara Cesano che hanno chiesto di partecipare all’evento esclusivamente come musiciste
Ritorna in Valle Varaita l’evento tradizionale della Baìo, appuntamento che rievoca la cacciata dei saraceni dalla Valle Varaita. Della storia di questa grande e attesa manifestazione si parla ovunque, quello di cui si parla poco è che la tradizione impone, per tutte le figure rappresentate, la partecipazione esclusiva degli uomini. Gli uomini, infatti, interpretano anche i ruoli femminili, come vuole la tradizione. Il punto su cui si è accesa la discussione in questi giorni è sulla figura del musicista, ruolo che ha vita a parte con lo scopo di accompagnare con la propria musica i momenti della Baìo.
Quest’anno due talentuose musiciste della Valle Varaita, Chiara e Sara Cesano, componenti del duo musicale DUEA si sono proposte agli Abà (gli organizzatori) della Baìo di Piasso (Sampeyre). Le due professioniste hanno chiesto loro di partecipare esclusivamente come musiciste nate e cresciute in Valle Varaita, avendo grande esperienza di concerti ed eventi alle spalle e conoscendo le musiche tradizionali utilizzate.
La risposta che hanno ricevuto è la seguente come scrivono sulla loro pagina Facebook: “La risposta è stata lapidaria: “Siete escluse dalla partecipazione alla Baìo in quanto donne”, nessuno spazio al dialogo e al confronto, solo la fretta di chiudere il discorso il prima possibile; con toni sprezzanti e intimidatori, ci è arrivato anche il divieto di suonare alla “chiamata” del 6 Gennaio (la tradizione vuole che il giorno dell’Epifania il popolo esca in strada a chiedere agli Abà se si farà la Baìo), una situazione di festa dove tutta la popolazione è coinvolta, libera da regole e prescrizioni, fino ad oggi l’unico momento in cui era ammessa una donna musicista. Quando si chiede un passo in avanti, qualcuno preferisce farne tre indietro. “
Un comportamento che ha lasciato senza parole non solo le due violiniste, ma anche coloro che le seguono e che hanno espresso la loro solidarietà. Abbiamo così contattato Chiara e Sara Cesano per approfondire ulteriormente la questione.
Avevate davvero speranza che gli Abà accogliessero la vostra richiesta?
Sì, quantomeno per la chiamata del 6 gennaio.
Nonostante la carenza di musicisti, secondo voi come mai da parte loro un “no” così categorico alla partecipazione della Baìo e ad ogni evento collegato?
Perché di tradizione è sempre stato così e perchè fino ad ora non c’è stato nessun precedente, riguardo agli eventi collegati alla Baìo invece la presenza di donne è già stata tollerata in passato (Chiara all’età di 16 anni aveva suonato per i balli serali alla Baìo di Villar).
In generale, credete che le donne musiciste facciano maggiore fatica rispetto agli uomini anche in altri ambiti della musica tradizionale in Valle Varaita?
No, anzi sicuramente la loro presenza sta aumentando.
Nel caso gli Abà non cambino idea, cercherete nuovamente un confronto con loro?
Sì, sarebbe bello poterne parlare di persona anche con gli Abà delle altre Baìo, approfondire il discorso a livello culturale sul ruolo della musica all’interno della Baìo.
Aggiungono. “Siamo consapevoli che dare spazio a delle donne nella Baìo comporta “rompere la tradizione” ma questo è necessario per mantenerla viva”.
Le due musiciste, nonostante il rifiuto ricevuto, sono grandi sostenitrici della Baìo, della tradizione e tutto ciò che rappresenta. Sulla loro pagina Facebook chiudono dicendo: “Questo messaggio vuole essere uno spunto di riflessione sul concetto di cosa vuole e debba essere una tradizione per essere mantenuta viva, per questo condividiamo con voi i nostri pensieri e siamo aperte al confronto: come Juzep da’ Rous siamo suonatrici popolari che amano le proprie radici, rispettano le tradizioni e cercano di trasmetterle. W LA BAÌO!”
Ci sono bambine, ragazze, donne nate in Valle Varaita che imparano sin da piccole a suonare, a fare sacrifici per imparare a donare agli altri allegria e gioia tramite la musica soprattutto quella originaria della Valle Varaita. Ci domandiamo, allora, tutte queste donne vanno escluse da un appuntamento così importante per la tradizione?