Anche a Cuneo la banca dati del DNA dei cani?
Un ordine del giorno del consiglio comunale del capoluogo, poi non votato, sulla profilazione dei cani per individuare i responsabili che non rimuovono le deiezioni dai marciapiedi della città e delle frazioni
Dal 1° gennaio 2022 i proprietari o i detentori di cani residenti in Alto Adige sono obbligati a far eseguire la profilazione genetica dei loro quattro zampe. I relativi costi sono a loro carico. «Intendiamo così salvare i dati delle analisi del DNA nella banca dati centrale al fine di essere in grado, tramite appositi test del DNA, di individuare i responsabili di eventuali escrementi ed anche i proprietari di cani randagi» spiega l’assessore provinciale Arnold Schuler. I proprietari che hanno animali già cresciuti hanno tempo fino il 31 dicembre 2023 per mettersi in regola.
I cani nelle famiglie della città di Cuneo sono più di 8400. Accadrà anche ai loro proprietari di effettuare la profilazione del DNA? È la domanda che si fanno in molti dopo che, nella scorsa seduta del consiglio comunale di martedì 31 gennaio è stato discusso un ordine del giorno a firma dei componenti della lista “Centro per Cuneo” che chiede la «Introduzione di un obbligo di identificazione genetica dei cani, tramite una banca dati, ai fini di un miglioramento della pulizia e decoro della città».
«L’abbandono delle deiezioni fecali canine – spiegano i firmatari – non è soltanto un problema di decoro urbano, ma rappresenta anche un rischio per la salute pubblica. Pur in presenza di normativa nazionale e comunale che impone a chiunque conduca un cane in ambito urbano l’obbligo di raccogliere le feci, tali prescrizioni sono spesso disattese. Questa situazione ha stimolato la ricerca di una soluzione efficace che parte dall’allestimento di una banca dati genetica dei cani residenti sul territorio comunale e alla creazione di un registro utile all’Amministrazione comunale per individuare e sanzionare i proprietari maleducati».
Ad illustrare la proposta è stata Flavia Barbano (Centro per Cuneo), che ha sostenuto a nome di tutto il suo gruppo che in città un alto numero di persone che posseggono un animale non si preoccupano di pulire. Sono poi intervenuti in proposito Maria Laura Risso, Paolo Armellini, Serena Garelli, Giancarlo Boselli, Carmelo Noto, Silvano Enrici, Claudio Bongiovanni, Luciana Toselli.
Il dibattito è diventato molto serio: alcuni hanno riconosciuto che il problema esiste ma che vi sono già le norme che prevedono la possibilità di elevare ammende da parte dei vigili e che basta applicarle; altri che invece, pur riconoscendo l’importanza dell’argomento, ritenevano che non fosse quello il luogo e il momento per approfondire.
Si è pertanto votato l’emendamento proposto dal consigliere Claudio Bongiovanni che rinvia tutta la materia alla Commissione competente per l’approfondimento, con 22 voti a favore e 7 contrari. Torneremo quindi molto presto su questo argomento.