A Pollenzo inaugurato il nuovo Anno accademico con Frans Timmermans
Il Vice Presidente Esecutivo della Commissione Europea e responsabile del Green Deal: «Se i cambiamenti climatici non verranno messi sotto controllo oggi, i nostri figli domani si ritroveranno ad affrontare guerre per il cibo e l’acqua»
Ieri, venerdì 17 ottobre, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022-23 dell’Agenzia di Pollenzo. Ad aprire la mattinata è stata la relazione del rettore prof. Bartolomeo Biolatti che ha voluto iniziare il suo intervento parlando di ecologia. «Abbiamo tutti realizzato quanto gravi siano le condizioni del Pianeta. Siamo consapevoli che i mutamenti climatici siano una realtà, che le risorse energetiche fossili non siano infinite e il loro sfruttamento sia il principale responsabile delle emergenze climatiche».
Il rettore ha poi annunciato cosa attende l’ateneo per i prossimi anni: «Avvieremo nuove iniziative didattiche per formare gli specialisti che gestiranno l’approccio alla transizione ecologica nel settore alimentare. Con questo spirito partiranno in autunno un nuovo Corso di Laurea in “International Gastronomies and Food Geo-Politics”, nuovi master executive e nuovi corsi di formazione per i partner e le imprese del territorio. L’anno scorso abbiamo perfezionato una convenzione con UNITO per la collaborazione a tutto campo, didattica, ricerca e terza missione. Attivando un dottorato di ricerca inter ateneo in “Eco-gastronomia, scienze e culture del cibo”. Un dottorato innovativo che include diversi curricula: sanitario, tecnologico, umanistico e socio-economico. Nel primo anno su 6 borse bandite abbiamo avuto 49 candidature».
Il Rettore ha successivamente introdotto l’ospite d’onore, il Vice Presidente Esecutivo della Commissione Europea Frans Timmermans, che ha tenuto una appassionata Lectio Magistralis. «La scienza – ha sostenuto – ci dice che nei prossimi 20 anni le temperature medie aumenteranno probabilmente più di un grado e mezzo, due entro la metà del secolo. Questo non solo renderà la vita dei nostri bambini e dei loro figli miserabile, ma aggraverà anche la pressione sulla natura, sull’acqua, sul suolo e sulla sicurezza alimentare in tutto il mondo. [..] Se i cambiamenti climatici non verranno messi sotto controllo oggi, i nostri figli domani si ritroveranno ad affrontare guerre per il cibo e l’acqua».
«Per sopravvivere – ha continuato il Vice Presidente della Commissione – dobbiamo investire per ridurre l’impatto ambientale dei sistemi alimentari. [..] In primo luogo, dobbiamo ridurre le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla produzione e dal consumo di alimenti. Per fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, il sistema alimentare dovrà fornire la sua quota equa di riduzione delle emissioni. [..] Anche gli agricoltori possono diventare importanti fornitori di biometano. Tutto ciò sarebbe ottimo per il pianeta e per il reddito degli agricoltori».
«In secondo luogo – ha continuato – dobbiamo arrestare urgentemente la perdita di biodiversità, che si verifica a un ritmo senza precedenti. Nel mio paese, in Olanda, abbiamo perso il 40% della nostra biodiversità. Un milione di specie è a rischio di estinzione. Gli attuali modi di produzione alimentare su terra e in mare contribuiscono direttamente e sostanzialmente a questa perdita di biodiversità ma ne sono anche più direttamente minacciati. [..] Ecco perché dobbiamo dimezzare l’uso e il rischio dei pesticidi chimici entro la fine del decennio, perché dobbiamo ricompensare gli agricoltori che integrano maggiormente la natura nell’agricoltura e perché dobbiamo stimolare la domanda per tali prodotti. Ci sono ancora troppe differenze di prezzo e dobbiamo veramente avanzare su questo».
«In terzo luogo – sostiene Timmermans – il nostro sistema alimentare continua a spingere troppi consumatori a scelte alimentari poco sane. Questo ha effetti negativi sulla salute e sulla qualità della vita delle persone, e comporta notevoli costi per la società. Un decesso su cinque in Unione Europea è attribuibile a regimi alimentari poco sani. Infine, dobbiamo assolutamente ridurre gli sprechi alimentari».
La mattinata si è chiusa con l’intervento del presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche Carlo Petrini che ha calorosamente ringraziato il Vice Presidente della Commissione Europea: «Sono impressionato da questa breve, sintetica, ma importantissima assemblea e ringrazio Frans Timmermans perché, grazie a lui, abbiamo sentito la voce della politica che a noi tutti manca. Mancano qui i politici che sappiano entrare nel vivo della questione come ha fatto oggi lui. Lo stimolo che ci ha dato con le sue riflessioni e le sue risposte è quello che manca oggi in questo paese».