Biodigestore Borgo, Boselli attacca: “una grande stangata sulle bollette dei rifiuti”

“In questo paese si fa un’opera non perché serve ma perché facendola si crea spesa, anche inutile, per fare affari. Costerà quasi 16 milioni invece dei quasi 13 previsti. Quindi 3 milioni li tireremo fuori di tasca nostra. Ogni abitante deve sapere che è proprio il suo sindaco che sta determinando queste scelte ma non è assolutamente obbligato a farlo”, scrive il consigliere comunale capogruppo degli Indipendenti
Cuneo. Il consigliere comunale di minoranza Giancarlo Boselli (Indipendenti) torna a scagliarsi contro l’ormai famigerato biodigestore di Borgo San Dalmazzo. Lo fa attraverso un post su facebook all’indomani di un incontro in cui i sindaci dei comuni interessati hanno fatto il punto della situazione “tra dubbi e incertezze”, scrive Boselli che non ha dubbi sul prevedere “una grande stangata sulle bollette dei rifiuti” nel caso in cui l’opera venga realizzata.
“In questo paese si fa un’opera non perché serve ma perché facendola si crea spesa, anche inutile, per fare affari – scrive sul celebre social network l’ex vicesindaco di Cuneo. – E’ il caso del biodigestore che vorrebbero costruire tra Borgo e Cuneo, ai limiti di San Rocco. Più grande di quanto servirebbe e che non avrà il quantitativo necessario di rifiuti da consumare per non andare in passivo e non gravare nelle tasche di cittadine e cittadini. Costerà quasi 16 MILIONI di € invece dei quasi 13 previsti. Quindi 3MILIONI li tireremo fuori di tasca nostra. Non potendo smaltire almeno 45.000 tonnellate annue, pagheremo, con l’aumento delle bollette ogni anno, altro denaro per ripianarne il deficit standard. Tutto questo alla Sindaca Manassero non interessa. Bisogna farlo. Sono gli affari bellezza! Non preoccupatevi ci hanno detto, se i rifiuti non ci sono, ci saranno, se il piano regolatore non consentirebbe, per buoni motivi, di costruirlo, lo cambieremo. Come quel sindaco, che prometteva ai suoi cittadini di costruire un ponte e a chi gli ricordava che non c’era il fiume, insisteva dicendo: farò anche quello! ACSR e CEC non sono altro che le braccia operative che operano nel ciclo dei rifiuti per i Comuni. Quindi ogni abitante deve sapere che è proprio il suo sindaco che sta determinando queste scelte ma non è assolutamente obbligato a farlo”.