Boves esce da convenzione Polizia Locale Unione Montana: “pronti a crearne un’altra”
Il consiglio comunale approva all’unanimità la proposta della maggioranza e del sindaco Maurizio Paoletti: “Per mesi abbiamo recitato la parte del Buon Samaritano, ma anche quella parabola ci insegna che dobbiamo sempre aiutare gli altri che però, dopo un po’, devono essere in grado di camminare sulle loro gambe. E allora dobbiamo dare un segnale forte perchè si tratta di una questione etica e contabile nella quale io non voglio prendermi responsabilità. Quando si parla di conti, gli impegni vanno rispettati perchè la politica è una cosa seria”
Ora è ufficiale: con decorrenza 31 luglio, il Comune di Boves ha receduto con finalità di scioglimento dalla convenzione di Polizia Locale dell’Unione Montana Alpi del Mare siglata con i comuni di Peveragno, Chiusa di Pesio, Valdieri e Roaschia. Nella serata di ieri (giovedì 22 giugno), infatti, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il punto all’Ordine del Giorno relativo, inserito d’urgenza dopo la presa d’atto che il Comune di Peveragno non ha completamente saldato i propri debiti entro lo scorso 20 giugno, come concordato e deliberato da tutti e cinque i sindaci (Maurizio Paoletti, Paolo Renaudi, Claudio Baudino, Guido Giordana e Bruno Viale) nell’ultimo consiglio dell’Unione Montana Alpi del Mare.
Anche i consigieri di opposizione (Costanza Lerda, Gianni Martini, Giuseppe Marro e Valeria Arpino) hanno dunque votato a favore sposando la linea della maggioranza e del sindaco Maurizio Paoletti che, in un lungo intervento, ha spiegato i motivi della scelta. “E’ una situazione non più sostenibile anche perchè così teniamo su un sistema in cui, come ha evidenziato la relazione del comandante della Polizia Locale Cesare Cavallo, l’unico comune che riceve meno rispetto a quanto dà è Boves. Per mesi abbiamo recitato la parte del Buon Samaritano, ma anche quella parabola ci insegna che dobbiamo sempre aiutare gli altri che però, dopo un po’, devono essere in grado di camminare sulle loro gambe. E allora dobbiamo dare un segnale forte perchè si tratta di una questione etica e contabile nella quale io non voglio prendermi responsabilità. Quando si parla di conti, gli impegni vanno rispettati perchè la politica è una cosa seria”.
Dal canto suo, in una lettera inviata al nostro giornale, il sindaco di Peveragno ha spiegato ieri quali sono i motivi che avrebbero impedito di rispettare la scadenza e mantenere l’impegno preso. Secondo quanto riferisce Renaudi mancherebbe della documentazione tecnica e contabile senza la quale non si sarebbero potuti completare i pagamenti perchè, nel caso, qualche funzionario comunale sarebbe potuto “finire sotto la lente della Corte dei Conti per qualche pagamento “improvvido” . “Se è tutto corretto perchè avere paura della Corte dei Conti?”, ha commentato al riguardo ieri sera in consiglio il sindaco Paoletti che, tuttavia ha anche mandato un segnale di apertura: “sono a favore della cooperazione tra comuni e dunque sono pronto da domani (oggi ndr) a sedermi e discutere di una nuova convenzione con nuove regole, ma prima Peveragno deve saldare completamente i propri debiti”.