Quattro cuneesi premiati da Uncem Piemonte per le migliori tesi di laurea sulla montagna

29 giugno 2023 | 19:31
Share0
Quattro cuneesi premiati da Uncem Piemonte per le migliori tesi di laurea sulla montagna

Il chiusano Pietro Giraudo, Daniele Bottero di Roccaforte Mondovì, Paola Zenoni di Peveragno e Fabiana Marino di Cuneo

Uncem Piemonte ha assegnato, con una cerimonia ospitata alla SAA, School of Management dell’Università di Torino, i premi per le migliori tesi di laurea sulla montagna. Nove premi, di cui sette in memoria di Sindaci e Amministratori defunti negli ultimi tre anni, uno alla memoria di Edoardo Martinengo, già Presidente nazionale Uncem, e uno nel 70esimo anniversario di Uncem nazionale.

Tra i premiati ben tre cuneesi. Il chiusano Pietro Giraudo che ha ricevuto quello dedicato a Ugo Boccacci, grande protagonista della vita politica e amministrativa delle Alpi Marittime in qualità di presidente della Comunità montana Valli Gesso e Vermenagna, dell’Unione montana Alpi del Mare, consigliere del comune di Roaschia e del Parco. Una realtà quest’ultima che è stato oggetto della tesi di Giraudo dal titolo: Il contributo dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime all’economia locale, presentata all’Università di Siena, al Corso di Laurea di Economia per l’ambiente e la sostenibilità discussa con la professoressa Silvia Ferrini e l’ex direttore dell’Ente Giuseppe Canavese, in qualità di correlatore. A consegnare il premio, i famigliari di Boccacci. Alla cerimonia era presente anche Armando Erbì, presidente del Parco del Marguareis (2010 – 2015) e consigliere dell’Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime.

“Una grande soddisfazione veder premiata la tesi di Giraudo – dice Piermario Giordano, presidente delle Aree Protette Alpi Marittime – perché da essa emerge quanto il nostro territorio abbia elevate potenzialità per il suo sviluppo sostenibile. Nello studio sono raccolti dati molto interessanti, viene rilevata la collaborazione dell’Ente con gli operatori locali e l’importanza di progetti come il marchio di qualità Parco”.

Daniele Bottero di Roccaforte Mondovì, laureato all’Università di Torino, al Corso di Laurea in Direzione d’Impresa, Marketing e Strategia, riceve il premio alla memoria di Edoardo Martinengo, consegnato dalla figlia Maria Teresa Martinengo, Giornalista, Segretario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. La tesi di Bottero su “Smart Village: una prospettiva di sviluppo per le Terre Alte”.

A Paola Zenoni di Peveragno il premio intitolato a Mario Malan, già Sindaco di Angrogna. Si è laureata in Antropologia culturale ed etnologica all’Università di Torino, con una tesi su “Andata e ritorno. Flussi transfrontalieri sulle Alpi sud-occidentali”.

A Fabiana Marino di Cuneo il premio alla memoria di Luciano Abate, già Sindaco di Vigone. Tesi su “Test di germinazione, analisi di metaboliti bioattivi e dna barcoding di specie fitoalimurgiche pedemontane”, al Corso di laurea in Biotecnologie vegetali dell’Università di Torino.

Della commissione di valutazione, insieme con il Presidente Uncem Piemonte, Roberto Colombero hanno fatto parte cinque professori universitari piemontesi: Federica Corrado, docente di Urbanistica al Politecnico di Torino, Gabriella Mellano, tecnico di Ricerca al DISAFA dell’Università di Torino, Filippo Monge, Professore di Economia dell’Università di Torino, Michele Antonio Fino, Professore di Diritto Romano dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Luca Battaglini, Professore al DISAFA dell’Università di Torino. E cinque Sindaci e Amministratori locali di Enti montani: Paola Vercellotti, Consigliere comunale di Callabiana e membro della Giunta nazionale Uncem, Diego Mele, Sindaco di Borgone di Susa e membro della Giunta Uncem Piemonte, Ernestina Assalto, Assessora di Lanzo Torinese, Igor De Santis, Sindaco di Ingria e Vicepresidente Uncem Piemonte, Mauro Vignola, Sindaco di Bobbio Pellice e membro della Giunta Uncem Piemonte, Maria Teresa Martinengo, Segretario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Alla premiazione – insieme con i membri della Commissione – sono intervenuti anche il Presidente nazionale Uncem Marco Bussone e il Direttore della SAA Davide Caregato, con il quale Uncem e Corep realizzano il Master sulla Montagna, giunto alla terza edizione nel 2023.

“È stata una occasione veramente importante ed emozionante – sottolineano Marco Bussone e Roberto Colombero – nella quale si sono incontrate generazioni e siamo riusciti a ricordare chi ci ha preceduto, guidandoci, con chi oggi lavora su questi temi, li studia, li indaga. Abbiamo raccolto 41 tesi di laurea e siamo stati sorpresi da molto fermento impensabile solo dieci anni fa. La montagna non è chiusa. È aperta e inclusiva. Chi lavora sui territori, con tutti i loro flussi, non è isolato e in una riserva indiana. La maggior parte degli studenti che hanno trasmesso le tesi non abitano in un contesto montano. Non per questo i loro lavori sono meno significativi, anzi decisivi per il futuro della montagna. Importanti anche per Sindaci e Amministratori locali. Non ne dobbiamo essere indifferenti. Occorre lavorarci e muovere ulteriori azioni di ricerca, studio, con tutte le Università piemontesi e italiane che hanno messo la montagna al centro delle loro attività”.

Di seguito, i titoli delle tesi di laurea pervenute a Uncem nel corso del 2022:

1. Analisi di stabilità per frana complessa. Un caso studio a Campertogno, Valsesia (VC)
2. Unioni montane in Piemonte tra il non più e il non ancora
3. Sistema di teleriscaldamento di Luserna San Giovanni: analisi dell’esercizio, degli sviluppi futuri e calcolo del fattore di conversione dell’energia primaria
4. Usi civici e domini collettivi nella disciplina regionale piemontese
5. Patrimonio condiviso: una mappa di comunità per ipotizzare un Ecomuseo a Casazza (BG)
6. Valutazione delle politiche pubbliche. Un caso pratico relativo ad un ente locale: il servizio fondamentale di polizia locale 7. Biodistretto come occasione di sviluppo delle aree interne dell’Ogliastra – Recupero e trasformazione di un quartiere nel centro storico di Perdasdefogu
8. Uscire dalla marginalità. La Strategia Nazionale Aree Interne nella sua applicazione in Valle Maira e Valle Grana
9. Migranti per forza nelle valli valdesi. Riflessioni antropologiche su esperienze di accoglienza in trasformazione
10 L’impiego dei fondi strutturali europei nel territorio montano piemontese
11. Trent’anni di Convenzione delle Alpi
12. Trazione animale nel mondo forestale: vantaggi e svantaggi
13. “Antipasti und alte wege” Traduzione e commento di alcuni estratti di una guida sui sentieri di una valle piemontese 14. Il welfare locale nella strategia nazionale aree interne
15. Indagine conoscitiva sui castagneti della Val Pellice: valutazione delle dinamiche di involuzione della coltura e descrizione del germoplasma locale
16. Locali, nuovi montanari e villeggianti a Croveo: forme comunitarie e transnazionali di cura e valorizzazione del patrimonio culturale di una valle alpina
17. Il turismo lento e sostenibile – Un’idea di valorizzazione turistica di un’area rurale
18. Le politiche economiche per la montagna: strategie, opportunità e limiti nella gestione delle terre alte. Il caso Clickwood
19. Il contributo dell’ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime all’economia locale
20. Busca e Casa Francotto. Un caso di studio di promozione attraverso l’arte e l’educazione
21. Influenza microbiologica sulla qualità del latte crudo bovino proveniente dalle aziende zootecniche affiliate alla latteria sociale antigoriana di Crodo
22. Ripensare i resort delle Alpi Occidentali. Il caso studio de La Chapelle presso Sauze d’Olux (TO)
23. Indagine etnobotanica in Valsesia: valorizzazione di specie vegetali eduli spontanee
24. Analisi a scala di paesaggio della struttura forestale e floristica dei boschi di neoformazione nel vallone del Fiolera, Valle Pesio, CN
25. Test di germinazione, analisi di metaboliti bioattivi e dna barcoding di specie fitoalimurgiche pedemontane
26. Adattamento del protocollo AWIN Goat per capre da latte in alpeggio: valutazioni di fattibilità
27. Cultura Condivisa: nuovi spazi di vita per la borgata di Vazon
28. Progetto di riqualificazione dell’ex villaggio idroelettrico di Morasco. Un nuovo scenario per l’Alta Val Formazza
29. Ré-Souviens: ipotesi progettuali per la trasformazione di un’area in stato di sottoutilizzo sita nella frazione Villaret di la Thuile in Valle d’Aosta
30. Valle Gesso on focus. Turismo sostenibile e cooperazione: quale futuro per la Valle Gesso?
31. Promuovere riflessività per generare cambiamento: un percorso di formazione in una equipe di comunità
32. La toponomastica del comune di Torre Pellice tra fonti storiche e competenze comunitarie
33. Come si può vivere in questi luoghi? Geografie e strategie di vivibilità nel contesto alpino. Il caso di Campolasalza a Massello (TO)
34. Curtivà. Percorsi di rigenerazione territoriale nelle Alpi Liguri. Il caso della Valle Argentina e del Borgo di Ciabaudo
35. An ògni gir de stra – analisi del sistema di fortificazioni e sentieri militari nell’area del Passo della gardetta (CN). Studio comparativo tra fonti cartografiche storiche e tecnologie
36. Il ruolo delle multiutility all’interno delle Strategie Regionali e Agende Metropolitane di Sviluppo Sostenibile
37. A nòsta mòda – inchiesta sociolinguistica sull’occitano della Valle Grana
38.Le politiche sociali ed ambientali: settore pubblico
39. Marchi per la promozione del legno nell’area alpina: attualità e prospettive
40. Andata e ritorno. Flussi transfrontalieri sulle Alpi sud-occidentali
41. Smart Village: una prospettiva di sviluppo per le Terre Alte