Anche il Donatello contrario al nuovo Regolamento comunale dei Comitati di Quartiere

“Circa la nuova versione dell’art. 11 si è già detto molto ed a ragione, ma ci sono anche altre proposte dalla Consulta dei Quartieri che non sono state prese in considerazione”, scrive in una nota il Comitato che ribadisce che, per quel che riguarda le consultazioni con l’organo esecutivo del Comune, si atterrà a quanto prescritto nello Statuto Comunale
Cuneo. Dopo l’insoddisfazione espressa dai quartieri Cuneo Nuova e San Paolo, anche il quartiere Donatello esprime la propria contrarietà al nuovo Regolamento dei Comitati di Quartiere e Frazione approvato nell’ultimo consiglio comunale con i voti favorevoli dell’intero gruppo di maggioranza (Partito Democratico, Crescere Insieme, Centro per Cuneo, Cuneo Solidale, Gruppo Misto) e dei gruppi di minoranza Fratelli d’Italia, Forza Italia e SiAmo Cuneo. Hanno votato contro gli Indipendenti, oltre a Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia che al riguardo avevano presentato un Ordine del Giorno alternativo che avrebbe obbligato l’amministrazione comunale, nel caso di interventi in un determinato quartiere/frazione, a consultare preventivamente il relativo Comitato.
“Il Comitato di quartiere Donatello – si legge in una nota – si unisce a quanto espresso già da alcuni quartieri in merito all’insoddisfazione in seguito alla revisione del Regolamento dei Comitati Quartiere e Frazioni approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 25 luglio 2023. Circa la nuova versione dell’art. 11 si è già detto molto ed a ragione, ma ci sono anche altre proposte dalla Consulta dei Quartieri che non sono state prese in considerazione, in particolare quelle che riguardano gli aspetti regolamentari della formazione e della vita dei Comitati di Quartiere e Frazioni. In particolare si era proposto di abolire all’art. 4 sia il numero massimo di 13 consiglieri che il numero dispari, ciò per favorire la partecipazione di base, punto qualificante dell’esistenza dei Comitati di Quartiere. Si era anche proposto di ammettere i giovani dai 16 anni in su, con il solo limite che la maggiore età è indispensabile per ricoprire le cariche direttive (presidente, vice, segretario, tesoriere)”.
Dal Comitato arriva anche un richiamo allo Statuto che si pone al di sopra di qualunque regolamento comunale. “Il Comitato di Quartiere Donatello – si legge – per quel che riguarda le consultazioni con l’organo esecutivo del Comune, si atterrà, comunque, a quanto prescritto nello Statuto Comunale, approvato il 30/01/2002 e successive modificazioni ed integrazioni, in particolare nel titolo V, Partecipazione e decentramento, al Capo 1 ed al capo 2. Il punto qualificante della normativa risulta essere l’art. 68 -Consultazioni: L’amministrazione comunale, di propria iniziativa o su richiesta, consulta le organizzazioni sindacali e di categoria e le altre formazioni economiche, sociali, per quanto di interesse, le associazioni iscritte nell’apposito registro, per la formazione del bilancio annuale e pluriennale, del piano regolatore generale, del piano urbano del traffico, dei piani commerciali e di altri provvedimenti di particolare rilevanza di carattere generale”.