Stop Euro 5 in Piemonte, Salvini vuole sospendere il provvedimento
Il ministro dei trasporti ha convocato per oggi una riunione con i ministri Fitto e Pichetto Fratin per bloccare o rinviare il provvedimento della Regione Piemonte. Nel frattempo le opposizioni tuonano.
Non è ancora detta l’ultima parola sul provvedimento della Regione Piemonte riguardante lo stop alla circolazione dei veicoli Euro 5 a partire dal prossimo 15 settembre. Il ministro dei trasporti Matteo Salvini, ha infatti convocato per oggi una riunione alla presenza del ministro per gli affari europei e il PNRR Raffaele Fitto e il titolare del dicastero dell’ambiente Gilberto Pichetto Frattin.
Il leader della Lega ha motivato la riunione come un incontro volto a “evitare di danneggiare centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori“, che non potrebbero più circolare con i loro veicoli in ben 76 comuni del Piemonte, nei giorni feriali dalle 8 alle 19 e fino al 15 aprile. Per quanto riguarda la provincia di Cuneo, il divieto riguarderebbe, tra gli altri, anche i comuni del capoluogo, di Alba, di Borgo San Dalmazzo, di Bra, di Busca, di Fossano, di Mondovì, di Savigliano e di Saluzzo. È probabile che dalla riunione di oggi si cerchi di instaurare un tavolo di lavoro per poter valutare al meglio le strade per una sospensione del provvedimento o quantomeno un suo rinvio.
Nel frattempo continuano le voci di dissenso nei confronti del provvedimento da parte delle forze politiche. In particolare Granda in Azione, in una nota rilasciata nella mattinata di oggi, accusa l’attuale maggioranza di piangere “lacrime di coccodrillo”, avendo lei stesso approvato, due anni fa, le due delibere regionali che hanno sostanzialmente inasprito le restrizioni al traffico veicolare già precedentemente previste, giungendo al blocco totale degli Euro 5 che entrerà in vigore tra qualche settimana. “Pertanto, all’esponente della maggioranza regionale che ha rigorosamente esclamato “noi non lo permetteremo”, suggeriamo di iniziare la ricerca dei “gretini” dai suoi compagni di partito che hanno votato le delibere e di trasformare il suo motto in: “non avemmo dovuto permetterlo”, si legge nella nota della sezione cuneese del partito di Carlo Calenda, in riferimento alle dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Paolo Bongioanni delle scorse ore.