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Una nuova casa per la Nymphoides peltata

5 agosto 2023 | 12:37
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Una nuova casa per la Nymphoides peltata
Nymphoides peltata Archivio APAM

Effettuata la traslocazione di una ventina di esemplari di Nymphoides peltata dalla Valle Maira alla Riserva Naturale Sorgenti del Belbo

Nel Cuneese, l’unica popolazione attualmente conosciuta di Nymphoides peltata si trova in un laghetto alpino della Valle Maira; da qui, nei giorni scorsi, sono stati prelevati una ventina di esemplari per essere traslocati nella Riserva Naturale Sorgenti del Belbo.

La Nymphoides peltata è una pianta acquatica originaria dell’Asia orientale e del Mediterraneo il cui nome deriva dal greco Nymphaea (Νυμφἅς), ninfa o ninfea, e eidos (εἷδος), sembianze: simile a una ninfea. L’aspetto di questa pianta, infatti, ricorda quello delle classiche ninfee e questo fu uno dei motivi che, a partire dal XIX secolo, portò alla sua diffusione come pianta ornamentale. A oggi, in Italia, la sua presenza è limitata alla Val Padana e a poche aree umide di Toscana, Lazio e Sardegna.

Il progetto di traslocazione dalla Valle Maira alla Riserva naturale delle Sorgenti del Belbo prevedeva anche lo spostamento di alcuni esemplari di Trapa natans, una pianta acquatica nota anche come “castagna d’acqua”; purtroppo la specie è stata rinvenuta in numeri troppo esigui per essere prelevata, probabilmente a causa della siccità degli anni passati. Le specie acquatiche, infatti, sono in continua diminuzione e sono particolarmente minacciate dal cambiamento climatico e dall’attività umana, fattori che portano al prosciugamento inesorabile delle aree umide e alla loro scomparsa.

È quindi fondamentale proteggere queste specie in ambienti controllati in cui il livello dell’acqua non può diminuire eccessivamente: ecco perché gli esemplari prelevati sono stati traslocati in un laghetto artificiale sito nella Riserva Naturale delle Sorgenti del Belbo, gestita dall’Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime.