“Su deposito rifiuti a Clavesana, giunta Cirio come Ponzio Pilato: se ne lava le mani”

14 novembre 2023 | 16:08
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“Su deposito rifiuti a Clavesana, giunta Cirio come Ponzio Pilato: se ne lava le mani”
Ivano Martinetti

L’attacco del consigliere regionale Ivano Martinetti: “Il Presidente del Piemonte, nonché imprenditore nel settore delle nocciole, condivide questo progetto? Non ha nulla da dire mentre una buona fetta del settore produttivo del cuneese esprime massima preoccupazione? Dove è finito l’alfiere del “made in Piemonte” quando ci sono battaglie importanti da portare avanti?”

Il consigliere regionale Ivano Martinetti (Movimento 5 Stelle) attacca la giunta regionale e il suo presidente Alberto Cirio sulla questione della realizzazione del deposito di rifiuti tossici a Clavesana. “La Giunta Cirio se ne lava le mani – scrive in una nota il pentastellato commentando la risposta attraverso la quale la Regione ha sostanzialmente dichiarato che l’argomento non è di sua competenza. – Come Ponzio Pilato, non prende posizione, trincerandosi dietro il burocratese . E’ evidente che le decisioni in merito debbano prendersi in sede di Conferenza dei servizi, è altrettanto evidente che nulla vieta a Cirio e la sua squadra di dire come la pensano a riguardo”.

Il consigliere regionale pone a Cirio alcune precise domande: “Il Presidente del Piemonte, nonché imprenditore nel settore delle nocciole, condivide questo progetto? Non ha nulla da dire mentre una buona fetta del settore produttivo del cuneese esprime massima preoccupazione? Dove è finito l’alfiere del “made in Piemonte” quando ci sono battaglie importanti da portare avanti? Cittadini, imprese ed amministrazioni locali meritano risposte a queste legittime domande, invece dalla Giunta è arrivata solo una velina in stile impiegatizio”.

Sulla questione Martinetti annuncia battaglia e promette che lDa parte nostra continueremo a tenere alta l’attenzione su questa vicenda, tornando a mettere l’amministrazione regionale ed il suo Presidente davanti alle proprie responsabilità. In ballo c’è il futuro di un territorio fragile, delle sue eccellenze e di una comunità che ha dimostrato di non volerne sapere di questo progetto. Andiamo avanti.