Anche la Procura di Cuneo apre un’indagine su Chiara Ferragni per il caso pandoro Balocco
I magistrati cuneesi si coordineranno con i pm di Milano per fare chiarezza specialmente sul luogo dove sarebbe stato conseguito l’ “ingiusto profitto”. Tra le indagate anche Alessandra Balocco.
Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda riguardante il caso del pandoro “Pink Christmas” di Balocco e Chiara Ferragni, multate dall’Antitrust lo scorso 15 dicembre con l’accusa di pratica commerciale scorretta e indagate da qualche giorno a questa parte per truffa. Dopo l’apertura dell’indagine con quest’ultimo capo d’accusa da parte della procura di Milano, con la Guardia di Finanza milanese che l‘8 gennaio scorso si è presentata presso la sede dell’azienda fossanese per acquisire la documentazione necessaria per portare avanti l’indagine, anche la Procura di Cuneo ha aperto un’indagine sia sulla regina delle influencer italiane sia su Alessandra Balocco, presidente e amministratrice delegata di Balocco Spa.
Fino a questo momento le indagini delle due procure sono andati avanti parallelamente, ma da ora in avanti sicuramente i magistrati delle due regioni dovranno confrontarsi per fare chiarezza sulla questione. Come riporta La Repubblica, prima di iniziare ad ascoltare i testimoni e gli indagati, sarà necessario dirimere la questione della competenza, stabilendo una volta per tutte quale delle due procure dovrà procedere nelle indagini per truffa aggravata. La principale questione da accertare in questa fase è in particolare quella del luogo dove sarebbe stato conseguito l’ “ingiusto profitto” che costituisce, assieme al “danno”, uno degli elementi imprescindibili per il reato di truffa. Si annunciano, dunque, ulteriori sviluppi su una questione che ha fatto molto discutere nell’ultimo mese, con la Procura di Cuneo ora direttamente parte in causa.