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Biodigestore Borgo San Dalmazzo, ACSR fa il punto: “avviato iter autorizzativo”

10 gennaio 2024 | 08:34
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Biodigestore Borgo San Dalmazzo, ACSR fa il punto: “avviato iter autorizzativo”

Nell’incontro rivolto ai sindaci dei 54 Comuni soci anche il rinnovo del contratto di fornitura del CSS con Buzzi Unicem Spa

Rinnovo del contratto di fornitura del CSS tra Acsr Spa e Buzzi Unicem Spa e aggiornamento sullo stato di avanzamento dell’intervento di riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio esistente con produzione di biometano – meglio conosciuto come “biodigestore” – sono stati i due argomenti al centro dell’incontro rivolto ai sindaci dei 54 Comuni soci dell’Acsr svoltosi ieri pomeriggio – martedì 9 gennaio 2024, ndr – presso gli uffici dell’Azienda cuneese smaltimento rifiuti a Borgo San Dalmazzo. “Il primo punto, in particolare, si è rivelato di particolare attualità in quanto la complessità della trattativa, dovuta alla mutata situazione di mercato globale, ha portato l’Acsr a decidere di prorogare a febbraio la convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2024”, si legge in una nota.

“Il recupero – si legge ancora – della frazione secca dei rifiuti urbani e assimilabili, attraverso la produzione di un CDR di qualità (oggi CSS) ed al suo utilizzo ai fini energetici in co-combustione con il combustibile tradizionale presso la cementeria di Robilante, ha preso il via nel 2001 tramite un protocollo di intesa tra Provincia di Cuneo, Acsr Spa, Buzzi Unicem Spa e Pirelli & Ambiente Spa. Nel 2003 i quattro soggetti avevano promosso l’iniziativa industriale volta alla produzione di CSS presso l’area industriale del Comune di Roccavione e all’utilizzo in co-combustione con il combustibile tradizionale presso la cementeria del Comune di Robilante, consolidando una filiera virtuosa unica a livello nazionale. Dal 2004 ad oggi l’applicazione del Sistema Integrato ha comportato la diminuzione degli impatti ambientali sia del ciclo dei rifiuti che della produzione di cemento. Tradotto in cifre, ha garantito il trattamento meccanico biologico di 660 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, avviato il recupero energetico di 360 mila tonnellate di CSS, risparmiato la combustione di 250 mila tonnellate di Pet Coke e l’emissione di 400 mila tonnellate di CO2″.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento della realizzazione del “biodigestore” il 23 novembre 2023 – spiega ACSR – è stato avviato l’iter autorizzativo, Istanza unica ex art 27 bis D. Lgs 152/06, mentre il 28 dicembre 2023 il Mase (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) ha versato al Consorzio Ecologico Cuneese, soggetto destinatario del contributo a fondo perduto, un anticipo dell’incentivo pari al 10% del contributo totale (1,28 milioni di euro). L’avvio dell’iter autorizzativo era stato preceduto dall’aggiudicazione definitiva della realizzazione dell’intervento alla Entsorga Italia Spa, una delle due società – insieme a Waste To Methane – che aveva partecipato alla procedura per l’individuazione del fornitore avviata nel giugno scorso. Il fornitore individuato dovrà presentare la progettazione esecutiva ad avvenuto ottenimento dell’autorizzazione, mentre la conclusione dell’intervento di installazione dell’impianto, di commissioning, di avviamento e marcia provvisoria dovrà avvenire entro il 30 giugno 2026″.