Nel trentennale dall’uscita i Marlene Kuntz rilanciano “Catartica” con un nuovo tour
La band cuneese annuncia l’uscita una nuova edizione del suo album d’esordio, prodotto di culto per un’intera generazione, e annuncia diverse date nelle principali città della Penisola.
Il 2024 è un anno importante per i Marlene Kuntz. La band nata nella provincia di Cuneo alla fine degli anni Ottanta festeggia infatti quest’anno il trentesimo anniversario dell’uscita di Catartica, suo album d’esordio diventato un prodotto di culto per un’intera generazione e una pietra miliare dell’alternative rock italiano.
Per celebrare questa cifra tonda la band ha deciso di far uscire una ristampa dell’album in formato CD, doppio LP e Box Dluxe in edizione limitata e numerata a partire dal prossimo 8 marzo. Il preorder dell’edizione 2024 è disponibile a questo link. Sempre a marzo, poi, i Marlene Kuntz saranno protagonisti di un nuovo tour nelle principali città italiane per far riascoltare dal vivo al loro pubblico le canzoni del loro esordio. Il tour, dal titolo “Complimenti per la festa! Una festa del cazzo”, farà tappa il 14 marzo all’Alcatraz di Milano, il 15 marzo all’Orion di Roma, il 23 marzo al Cso Pedro di Padova, il 5 aprile al Viper di Firenze, l’11 e il 12 aprile all’Hiroshima Mon Amour di Torino (con l’ultima delle due date già sold out), il 19 aprile al New Age di Roncade (TV), il 20 aprile al TPO di Bologna, il 26 aprile al Demodè di Bari e il 27 aprile al Mamamia di Senigallia (AN). Le prevendite per tutte le date della tournée sono disponibili a questo link.
“Catartica nel 2024 compie 30 anni. Si potrebbe dire ‘sembra ieri’, ma in realtà sembra quel che è: ovvero che sono passati 30 anni, e noi Marlene siamo consapevoli di quante cose sono state fatte in questo lasso di tempo durato quel che è durato, e che fa sì che i tempi di Catartica ci appaiano lontani, ma ci siano in realtà altrettanto vicini.”, commenta il frontman della band Cristiano Godano. “In apertura di Festa Mesta scrissi ‘Complimenti per la festa, una festa del cazzo’. Non è davvero arduo traslare spazialmente e temporalmente ai giorni nostri quella rabbia figlia delle paturnie esistenziali di un giovane di provincia, piegando il significato delle parole a qualcosa che ben può descrivere la pessima situazione del nostro mondo contemporaneo. Perché è una bruttissima festa quella a cui siamo stati invitati dallo scorrere del tempo, e l’umanità pare star prendendo una piega rischiosa, quella che ormai è sotto gli occhi di tantissimi. Il mondo brucia, dice a un certo punto una canzone del nostro ultimo disco, Karma Clima, e la festa del cazzo a cui siamo stati invitati è l’immagine che bene illustra questa affermazione. C’è ancora qualcuno che non sente le tante storture a cui stiamo andando incontro? Ognuno potrà avere le sue idee nell’individuare le cause di tutto ciò e noi abbiamo le nostre, ma le conseguenze paiono essere le stesse per tutti: turbolenza, rabbia, disillusione, delusione, scoramento, ribaltamento progressivo dei valori che avevamo pensato di poter dare per scontati. E se le cause possono essere le più diverse a seconda dei punti di vista, le incompetenze, le contronarrazioni, le mistificazioni, e le varie prese per il culo che la gente sta subendo accomunano i più in un sentimento sfinito. Complimenti per la festa! Una festa del cazzo.”.