“Presidente Cirio, basta propaganda sulla sanità. Piemontesi meritano più servizi e meno proclami”
“In questi anni abbiamo dimostrato dati alla mano, grazie ad accessi agli atti fatti in ogni singola Asl, che il saldo delle assunzioni del personale sanitario è sempre stato negativo con la destra, mentre, al contrario, registrava un segno più con la giunta Chiamparino. Per non parlare dell’incapacità di concretizzare il piano di edilizia sanitaria o della spesa folle per i medici gettonisti”, dichiara il segretario regionale del PD Domenico Rossi
“Il Presidente Cirio è insuperabile nel raccontare una realtà che esiste solo nelle sue slide, peccato che non abbia nulla a che fare con quella che incontrano i cittadini piemontesi tutti i giorni”. E’ l’amaro commento del Segretario Regionale del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Sanità a Palazzo Lascaris, Domenico Rossi, a margine della conferenza di inizio anno del Governatore che si è svolta oggi nei locali del Museo regionale di Scienze naturali.
“In questi anni abbiamo dimostrato dati alla mano, grazie ad accessi agli atti fatti in ogni singola Asl, che il saldo delle assunzioni del personale sanitario è sempre stato negativo con la destra, mentre, al contrario, registrava un segno più con la giunta Chiamparino. Per non parlare dell’incapacità di concretizzare il piano di edilizia sanitaria o della spesa folle per i medici gettonisti” prosegue il segretario e consigliere regionale Dem.
“Con la sua ormai nota capacità di giocare con i numeri, il presidente Cirio presenta una sanità che viaggia a gonfie vele in cui ci sarebbe più personale e persino più prestazioni, un mondo ideale… ma allora come mai le cose non funzionano? Come mai ogni giorno i cittadini incontrano pronto-soccorso ingolfati e liste d’attesa infinite come ogni giorno i cittadini ci segnalano? Perché non parla dei 246 giorni di attesa per una prima visita ginecologica all’ASL di Novara, dei 364 giorni per una visita endocrinologica a Torino o dei 198 giorni per una TAC a Casale Monferrato? Come mai continua l’esodo di medici e infermieri?” commenta Rossi.
“Forse sarebbe il caso di cominciare a guardare in faccia la realtà e trovare delle soluzioni invece di prendere in giro i piemontesi: si perda meno tempo per le slide e si garantiscano più servizi” chiosa Rossi.