Savigliano, la mensa di Oasi Giovani si apre alla cittadinanza
In vista dell’introduzione della settimana corta a partire dal prossimo anno scolastico, potranno beneficiare del servizio anche i ragazzi che non usufruiscono dei servizi di Oasi.
Savigliano. La mensa di Oasi Giovani si apre alla cittadinanza. In vista della settimana corta – in partenza a Savigliano il prossimo anno scolastico – l’ente benefico intende estendere (ulteriormente) il proprio punto cottura anche ai ragazzi che non usufruiscono dei servizi di Oasi.
Attivo presso palazzo Longis, il punto di cottura intitolato alla dea “Pomona” attualmente prepara i pasti per i bambini dei servizi all’infanzia dell’ente, per i giovani del Centro educativo post-scolastico e per il centro diurno dell’Ashas. «Visto che il prossimo anno scolastico sia le elementari che le medie avranno la settimana corta con il sabato a casa e pomeriggi in più a scuola – afferma il presidente Gianfranco Saglione – segnaliamo la possibilità di accedere alla nostra mensa, anche per coloro che non frequentano il Centro educativo di corso Roma. Un servizio che riteniamo utile e al contempo modo per aprirci ulteriormente alla cittadinanza».
In concreto, nei giorni di rientro gli studenti che ne abbiano necessità potranno recarsi in corso Roma soltanto per consumare il pasto e poi tornare a scuola. Con – volendo – il servizio di accompagnamento nel tragitto scuola-Oasi e viceversa da parte delle educatrici. «Benchè possa essere definita di livello “industriale” per le attrezzature – aggiunge Saglione – la mensa di Oasi viene da più parti riconosciuta come una “cucina di casa” per la qualità del servizio e per le materie prime fresche che i due chef, Matteo Migliore ed Eva Gega, impiegano quotidianamente. Acquistata alcuni anni fa con un contributo della Fondazione Crc, nell’estate appena trascorsa è arrivata a toccare punte di 220 pasti giornalieri».