Gli Indipendenti presidiano l’ex Policlinico: “questo edificio così non può stare”
“Il sindaco deve fare un’ordinanza per riaprire i marciapiedi e se il problema sono i balconi pericolanti, il sindaco deve fare abbattere i balconi e mettere in sicurezza questo edificio a spese dei proprietri. L’occupazione del suolo pubblico vale ache per i marciapiedi che non sono di qualcuno, sono dei cittadini”
Cuneo. Nonostante la pioggia incessante, diverse decine di cittadini cuneesi hanno preso parte oggi (sabato 10 febbraio) al presidio che gli Indipendenti hanno messo in atto all’ex Policlinico di corso Dante. Presente, oltre ai due consiglieri comunali del gruppo Giancarlo Boselli e Paolo Armellini, anche Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).
“Questa manifestazione è un segnale molto forte – ha detto nel suo intervento Boselli – perchè si tratta di un problema aperto da ormai 40 anni. Nell’utimo anno sia in consiglio comunale sia in commissione consiiare e sia con incontri diretti con l’assessore Spedale che ha in mano la pratica abbiamo cercato in tutti i modi, anche con una pazienza diplomatica, di far capire alle parti in causa, che sono Comune e proprietà, che la situazione cosi non può continuare ad essere. Quindi abbiamo chiesto di fare un sacrificio e di concentrasi su una soluzione perchè questo quartiere ma tutto l’altimpiano nell’insieme ha grossi probelmi e per questo sono necessari interventi di rigenerazione sia sul patrimonio privato che su quello pubblico. Anche per questo i gruppi consiliari Indipendenti Cuneo mia e Cuneo per i Beni Comuni dicono che bisogna recuperare la stazione, l’ex teatro della gioventù italiana del littorio, i bagni pubblici e fare sinergia ocn i privati. Continuiamo a insistere su questo perchè è l’unico modo di dre un futuro al quartiere. Stiamo anche facendo una grande battaglia e diciamo che non si deve spostare l’ospedale perchè ciò significa dare un colpo mortale al commercio della città e alle attività artigianali”.
Il leader degli Indipendenti chiede risposte rapide: “se non si trova una soluzione, questo edificio cosi non può stare. Il sindaco deve fare un’ordinanza per riaprire i marciapiedi e se il problema sono i balconi pericolanti, il sindaco deve fare abbattere i balconi e mettere in sicrezza questo edificio a spese dei proprietri. L’occupazione del suolo pubblico vale ache per i marciapiedi. I marciapiedi non sono di qualcuno, sono dei cittadini”.
Boselli annuncia infine battaglia nelle sedi istituzionali e nelle piazze: “Questo è solo la prima delle inizative che faremo. Continueremo in consiglio comunale a portare iniziativce istituzionali, ma abbiamo voluto dare un segno che non ci facciamo prendere in giro perchè in consiglio a dicembre ci han detto che la cosa era avanzata, ma controllando gli atti abbiamo visto che la cosa è ferma, ma noi continueremo a insistere su questa e su altre zone. Faremo altre iniziative perchè è importante che i cittadini diano segnali forti di attenzione e che sostengano l’azione dei gruppi consiliari. Saremo in consiglio nelle aule ma saremo sui marciapiedi per rivendicare i diritti dei cittadini”.