L’8 marzo di Cuneo24.it – Chiara e Sara Cesano, il duo musicale DUEA
Intervista a due musiciste di grande talento, nate in provincia di Cuneo e cresciute a Sampeyre :”È incoraggiante vedere donne musiciste raggiungere traguardi importanti, e nel Cuneese, in particolare, ci sono numerose donne che si dedicano a questo settore. Le collaborazioni durature che abbiamo instaurato con alcune di loro sono un segno positivo di come la musica possa unire le persone e superare le barriere di genere”
Chiara e Sara Cesano sono due delle protagoniste della nostra rubrica dedicata alle donne in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Sono due musiciste dal grande talento, nate in provincia di Cuneo e cresciute a Sampeyre. Con gli anni si sono imposte nello scenario musicale cuneese facendosi apprezzare non solo in Italia, ma anche all’estero. Violiniste affermate nel gruppo DUEA, ma anche suonatrici di altri strumenti durante le speciali collaborazioni con i musicisti della zona. Le abbiamo scelte per la nostra intervista, perché sono donne che hanno avuto un sogno, hanno costruito la loro carriera con la loro passione e si sono realizzate in un settore molto complesso come quello della musica, riuscendo a realizzare progetti ambiziosi e coinvolgenti.
Sin da piccole avete coltivato la passione per la musica, oggi siete un duo musicale che suona in Italia e all’estero. Quanta tenacia ci è voluta per imporsi nel mondo musicale e quante difficoltà avete incontrato per affermarvi?
Tenacia sempre, indispensabile tutti i giorni per raggiungere obiettivi musicali e non. Le difficoltà sono parte integrante della vita e ci aiutano a crescere, a comprendere meglio la nostra strada e a capire per cosa vale la pena lottare.
I vostri fans vi seguono nelle diverse trasferte che fate e hanno dimostrato più di una volta di sostenervi nei vari momenti della vostra carriera. Pensate di essere un modello femminile da seguire per le ragazze che si vogliono approcciare alla musica?
Nel nostro lavoro di insegnanti e musiciste cerchiamo il più possibile di coinvolgere i nostri allievi e allieve nel mondo musicale, in modo che la musica diventi per loro un modo per stare bene con sé stessi e con gli altri, uno strumento di libertà. Spesso le lezioni di strumento fungono anche da momento “terapeutico” in cui allievo e insegnante vivono un forte scambio a livello emotivo, in cui ognuno porta un pezzettino del suo stato d’animo e la musica aiuta a sciogliere i nodi e i problemi di tutti i giorni. Questa esperienza la viviamo soprattutto nell’Orchestra Ripopolare, nata con Ripopolare Festival. Si tratta di un collettivo formato da circa 60 ragazzi che suonano insieme. Organizziamo vere e proprie residenze in cui i giovani musicisti trascorrono le giornate condividendo e facendo musica insieme.
Nell’ambito musicale in provincia di Cuneo, ritenete che le donne siano rappresentate a sufficienza? Collaborate con musiciste donne del luogo?
La realtà ci mostra che, purtroppo, la presenza femminile nel mondo musicale (così come in altri settori) è ancora relativamente bassa. Tuttavia, crediamo fermamente che il talento e la passione per la musica non siano legati al genere. Un musicista è un musicista, indipendentemente dal sesso. È incoraggiante vedere donne musiciste raggiungere traguardi importanti, e nel Cuneese, in particolare, ci sono numerose donne che si dedicano a questo settore. Le collaborazioni durature che abbiamo instaurato con alcune di loro sono un segno positivo di come la musica possa unire le persone e superare le barriere di genere.
Nel 2023 siete state catapultate sui giornali locali e nazionali per aver preso posizione a sostegno di una maggiore centralità della figura femminile all’interno di una famosa manifestazione tradizionale che coinvolge tutt’ora un pubblico esclusivamente maschile in cui le donne hanno un ruolo di lavoratrici da dietro le quinte, lasciando l’aspetto pubblico della sfilata agli uomini. La vostra richiesta di partecipazione come suonatrici era stata rifiutata categoricamente, nonostante il forte sostegno attivo dei vostri follower. Oggi, a distanza di un anno, cosa vi ha fatto comprendere questa esperienza?
Sicuramente è un argomento importante e ricco di sfaccettature e richiede tempo per essere risolto. Tuttavia, notiamo che dalla Baìo 2023 sono stati compiuti alcuni passi avanti. Il discorso sulla tradizione all’interno della cultura di una comunità è una tematica quanto mai rilevante e attuale. Dovrebbe costituire un’opportunità di discussione e non di divisione. Siamo contente di aver messo in luce questo argomento che ci sta così a cuore e, come abbiamo detto durante l’unico incontro con gli Abà di Sampeyre, continueremo a promuoverlo e a lavorare per un futuro più inclusivo e aperto.
Prossimi progetti: cosa riserva il futuro alle DUEA?
Nel prossimo futuro c’è la realizzazione del nuovo album di brani originali che registreremo nel mese di aprile. L’uscita del disco sarà collegata a una raccolta fondi che vedrà coinvolte altre persone e realtà locali. In questo modo, la nostra musica sarà direttamente accessibile e scaricabile tramite le etichette di questi prodotti artigianali. Presto condivideremo ulteriori dettagli sui nostri canali social.
Nel frattempo la nostra stagione concertistica sta per iniziare: il 16 Marzo saremo alla Lupperia di Limone Piemonte, l’11 Maggio alla Casa del Fiume a Cuneo, a metà agosto porteremo la musica della Val Varaita in Inghilterra al Purbeck Valley Folk Festival.
Originarie della Valle Varaita, un pensiero sul mondo musicale occitano.
Duea è il nome del ruscello che scorre vicino a casa nostra a Sampeyre, questo lascia intendere quanto siamo legate alla Valle Varaita, anche a livello artistico. La nostra musica nasce da lì. Crediamo che questo abbia un valore unico nel suo genere e siamo onorate di farlo conoscere portandolo in giro nei nostri concerti, cercando di non dimenticare quale privilegio abbiamo a vivere in un ambiente così ricco di cultura linguistica e musicale.