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L’8 marzo di Cuneo24.it – Elisa Core e Sara Armellino: Le Langhette

8 marzo 2024 | 10:23
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L’8 marzo di Cuneo24.it – Elisa Core e Sara Armellino: Le Langhette

“La passione è quello che ci ha fatto realizzare un sogno” raccontano a 7 anni dalla nascita della loro impresa tutta al femminile

L’azienda agricola Le Langhette nasce a Saliceto, in Alta Langa nel 2016. L’azienda multifunzionale è tutta al femminile, a guidarla sono Elisa Core e Sara Armellino. Elisa e Sara si conoscono grazie ad un amicizia comune che raccogliendo i sogni e le confidenze di entrambe le fa incontrare e davanti ad un té gettano le basi per quella che oggi è la loro vita. Sono partite da zero perché nessuna delle due aveva famiglie agricole, nel giro di 6 mesi hanno costituito la società, comprato le prime pecore, poi la stalla, il caseificio, il primo latte…

Sara ha 37 anni, è laureata in scienze forestali, ha due figli di 7 e 5 anni, fin fa bambina aveva il sogno di realizzare qualcosa nella cascina la Grutta dove oggi c’è la stalla e dove era nato il nonno. “Poi percorsi di studio, interesse personale, l’attitudine all’agricoltura, l’orto, il cucinare mi sono avvicinata al mondo degli animali e della caseificazione e quindi mi sono spostata verso questo settore” racconta a Cuneo24. Elisa di anni ne ha 47 anni, i suoi figli hanno 14 e 10 anni, è laureata in economia e commercio, originaria anche lei di Saliceto, viveva a Carcare ed è tornata con suo marito a vivere nella casa dei suoi nonni. Lavorava nello studio di commercialista di suo padre ma il sabato e la domenica andava a comprare il latte per fare il formaggio.

Così è nata la scelta di intraprendere la strada di allevatrici e casare. La passione – ci raccontano – è quello che ci ha fatto realizzare un sogno, dove ora c’è la stalla prima non c’era nulla, il primo caseificio era una stanza 3×2 metri, la nostra voglia di fare ci ha portato dove siamo ora, dopo 7 anni.”

“Oggi abbiamo una 70ina di animali tra pecore e capre. Le pecore di due razze: le Lacone francesi la razza autocnona delle Langhe in via di estinzione che vogliamo anche un pò mantenere perché è la razza nostra – continuano Elisa e Sara – Da un anno abbiamo un nuovo caseificio, nell’ex consorzio agrario del paese e anche un punto vendita.”

La vostra non è un’azienda classica. Le Langhette nasce come azienda multifunzionale perché a noi piace fare un sacco di cose. La nostra attività principale è l’allevamento legato alla trasformazione diretta del latte che noi produciamo in formaggi soprattutto freschi robiole di pecora, formaggette di pura capra, la giuncata di pecora cagliata molto fresca che si mette a scolare su dei giunchi, tipica della Valle Bormida per cui è stata fatta la DeCo (denominazione comunale del prodotto) che ci rende molto orgogliose. Un altro prodotto che produciamo è lo yogurt di pecora che ci ha fatto vincere il premio come miglior yogurt agricolo nel 2020 ad Agriyogurt, poi tomini. Sono 15 i nostri prodotti. Abbiamo fatto un crowdfuding per recuperare la grotta che si trova dove c’è la stalla, nella vecchia cascina esiste questa grotta lunga 70 metri dove all’inizio abbiamo recuperato una stanza dove mettiamo a stagionare il formaggio. Quando parliamo di azienda multifunzionale è perché abbiamo anche galline quindi vendiamo le uova, abbiamo un campo di lavanda che ci permette di produrre tomini di pecora ai fiori di lavanda che ci ha fatto conquistare recentemente un premio Onaf, poi raccogliamo il timo selvatico sempre usato nella produzione dei tomini, abbiamo le nocciole che con un’azienda trasformiamo in crema di nocciole, facciamo produrre marmellate e confetture di cipolle rosse e pomodori verdi per accompagnare i formaggi. Un altro aspetto della nostra azienda sono le visite sia da parte delle scuole che delle estate ragazzi, proprio come mamme crediamo che i bambini siano i primi a dover imparare e vedere effettivamente come nascono e si trasformano i prodotti alimentari che mangiamo per vedere, cosa c’è dietro alla loro presentazione, non solo il prodotto finito e comprato nei negozi e nei supermercati, ma tutti l’impegno e la dedizione che ci vuole dietro all’alimentazione. Facciamo visite anche per adulti, ci piace far conoscere far conoscere la nostra azienda e la nostra storia, facciamo anche un open day annuale.

Descriveteci una vostra giornata tipo e come riuscite a conciliare il vostro lavoro con l’essere mamme. Nella nostra giornata dobbiamo conciliare il lavoro di imprenditrici a tutto tondo perché oltre a mungere, far formaggio, consegnarlo, fare mercati, far fatture, manteniamo i rapporti con i fornitori e clienti, seguiamo la parte commerciale e pubblicitaria con l’esser mamme. Quindi ci svegliamo al mattino, accompagniamo i figli a scuola, arriviamo in caseificio dove cerchiamo di capire cosa c’è da fare sperando non arrivi la chiamata da scuola per un figlio malato. Poi si deve mungere, recuperare i figli a scuola, accompagnarli nelle varie attività, mungere di nuovo, fare il formaggio, pensare alla cena, alla spesa. Iniziamo alle 6 del mattino se non prima per finire tardi la sera, con la mente sempre impegnata tra figli e lavoro. Serve una buona capacità organizzativa, qualcosa magari si perde per strada ma nessuno è perfetto. La cosa bella di esser donne e lavorare tra donne è che uno si capisce perché avendo tutti le stesse esigenze e problematiche di orari, esser tutte e due nella stessa barca aiuta, esserci trovate per noi è stato bello e ci dà la forza di andare avanti perché nonostante le nostre differenze ci compensiamo e capiamo, il bello di esser due donne allevatrici è anche questo”.

Quali sono state se ne avete riscontrate le difficoltà che, come donne, avete dovuto affrontare nell’intraprendere un mestiere prettamente più maschile?La difficoltà principale è verso uomini e tecnici con cui abbiamo a che fare perché non hanno le nostre incombenze. Più che difficoltà possiamo parlare di scetticismo, quando abbiamo iniziato le persone non credevano tanto che due donne potessero fare questo lavoro perché pesante e faticoso però noi lo volevamo così tanto che ci siamo riuscite. Certo siamo aiutate da diversi uomini, non possiamo fare tutto da sole, abbiamo chi ci porta il fieno, i mariti ci aiutano nei lavori più pesanti e con noi c’é Gabriele da tre anni, per un grande aiuto, la sua presenza è fondamentale proprio perché arriva laddove noi non riusciamo, grazie alla sua disponibilità nel coprire i nostri “buchi” da mamme. In azienda tutti sappiamo fare tutto: consegne, mungere, formaggio, fatture perché può succedere l’imprevisto dovuto a diversi motivi, poi ciascuno ha dei compiti preferenziali ma la parola d’ordine è “tutti sanno fare tutto”. Vedendo poi la nostra perseveranza e passione, il nostro lavorare bene adesso in tanti credono in noi e speriamo di esser riuscite a far cambiare idea anche ai più scettici, noi andiamo avanti e ce la mettiamo tutta.

Oggi è l’8 marzo, la festa della donna. Pensiamo che la donna dovrebbe esser festeggiata un pò tutti i giorni, con piccole accortezze sempre, non solo in un giorno a noi dedicato. Finché non siamo diventata mamme ed imprenditrici non ci siamo mai rese conto della mole di lavoro che una donna ha sulle spalle, sarebbe bello se tutti dedicassero maggiore attenzione verso le donne, c’è tanto da fare, un sostegno fa piacere sempre.