Il cuneese Fredo Valla per la terza volta candidato al David di Donatello
Grazie al film “Lubo” di Giorgio Diritti di cui è co-sceneggiatore
Ci sarà anche un po’ di Granda alla 69esima edizione dei Premi David di Donatello 2024, Oscar del cinema italiano. Grazie a Fredo Valla e al film di Giorgio Diritti “Lubo” di cui il cuneese è co-sceneggiatore. Le nomination hanno preso in esame i film usciti al cinema dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, votati dal 1° al 14 marzo 2024 dai componenti della Giuria dell’Accademia. “Lubo” è in lizza per la migliore sceneggiatura non originale.
“Il film – come riferisce la Film Commission Torino Piemonte – è stato presentato all’80ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, realizzato per circa 4 settimane in Piemonte (più altrettante di preparazione) nell’ottobre 2022, tra varie località della provincia del Verbano-Cusio-Ossola (Ameno, Baveno, Cannero Riviera, Cannobio, Domodossola, Miasino, Oggebbio, Orta San Giulio, Re, Stresa, Trarego Viggiona, Verbania) e Acqui Terme in provincia di Alessandria, le cui amministrazioni ed enti locali sono stati coinvolti grazie alla Rete regionale di Film Commission Torino Piemonte”
Il film che vede Franz Rogowski protagonista è tratto dal romanzo “Il seminatore” di Mario Cavatore, edito da Einaudi, racconta di Lubo, un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli, strappati alla famiglia in quanto Jenisch, come da programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada (Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse). Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.
“Per la terza volta sono con Giorgio Diritti nella cinquina del David di Donatello per “la migliore sceneggiatura”. Il David è l’Oscar italiano ed essere tra i primi cinque è già di per sé un riconoscimento importante – ha dichiarato a Cuneo24 Fredo Valla – Con Lubo, il David di Donatello riconosce l’impegno civile del nostro cinema, che non è soltanto intrattenimento, ma indaga la complessità umana, sia nei suoi aspetti migliori sia in quelli più tragici e bui.“