Niente premio a Fredo Valla ai David di Donatello 2024
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Nella cerimonia di premiazione che si è tenuta ieri sera a Cinecittà lo sceneggiatore di Sampeyre, autore del film “Lubo”, tratto dal romanzo Il seminatore di Mario Cavatore, ha dovuto soccombere a Marco Bellocchio e al suo “Rapito”
Continua la maledizione David di Donatello per lo sceneggiatore nativo di Sampeyre Fredo Valla. L’autore classe 1948 è stato infatti candidato per la terza volta nella sua carriera agli Oscar del cinema italiano nella categoria Miglior Sceneggiatura Adattata per la scrittura del film Lubo, diretto da Giorgio Diritti, di cui è ormai un sodale collaboratore e tratto dal romanzo Il seminatore di un altro cuneese come Mario Cavatore.
Ancora una volta, però, come già accaduto nel 2008 (con la sceneggiatura originale di Il vento fa il suo giro) e nel 2021 (con quella di Volevo nascondermi), lo sceneggiatore cuneese non è riuscito a portare a casa la statuetta più ambita. A trionfare in quella categoria è stato il mostro sacro del cinema italiano Marco Bellocchio in accoppiata con Susanna Nicchiarelli, autori della sceneggiatura di Rapito. Quella di Valla, co-sceneggiatore del film assieme allo stesso Diritti, era l’unica candidatura di Lubo ai David di Donatello 2024.