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Quattro aziende cuneesi nel Registro nazionale delle imprese storiche di Unioncamere

18 maggio 2024 | 12:50
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Quattro aziende cuneesi nel Registro nazionale delle imprese storiche di Unioncamere
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Sono state premiate in Camera di Commercio a Cuneo il Ristorante Battaglino di Bra, la Ferramenta Briatore di Mondovì, la Sebaste di Grinzane Cavour e Bressi Paolo di Venasca

In settimana, presso la Camera di commercio di Cuneo, si é tenuta la cerimonia di premiazione di quattro imprese della provincia Granda che, grazie alla loro storia ultracentenaria, entrano a far parte del Registro nazionale delle imprese storiche di Unioncamere.

Si tratta del Ristorante Battaglino di Bra, della Ferramenta Briatore di Mondovì, della Sebaste di Grinzane Cavour e Bressi Paolo di Venasca.

Conosciamo meglio i premiati.

Ristorante Battaglino di Bra
Nel 1919 Emma Berrino, coniugata Battaglino, classe 1884, aprì a Bra, in via Cuneo, un piccolo locale che, in onore del paese d’origine di suo marito, chiamò Trattoria Vezza d’Alba: un posto alla buona, che proponeva cucina locale, fatta dei piatti della tradizione piemontese. Sebastiano Battaglino, marito di Emma, ferroviere, antifascista e grande appassionato di cucina, nelle pause di lavoro dava una mano al ristorante. Altrettanto facevano i due figli della coppia: Carlo e Teresa (detta Gigina), 10 e 7 anni al tempo dell’apertura del locale.
Con l’avvento del fascismo, Sebastiano rifiutò di aderire al partito di Mussolini e, in quanto pubblico dipendente, venne licenziato. A quel punto cominciò a lavorare stabilmente nel ristorante, fidelizzando una buona parte di clientela. Molto presto Emma e Sebastiano ebbero occasione di spostarsi e ingrandirsi. Arrivarono così in piazza Roma, proprio di fronte alla stazione di Bra (dove tuttora ha sede il locale). Oltre alle sale e alla cucina destinate al locale, ai piani superiori vi era spazio per l’abitazione della famiglia e pure qualche stanza supplementare da riservare ai forestieri. La trattoria Vezza d’Alba diventò il Ristorante Battaglino “con alloggio, scuderia e rimessa”.

Ferramenta Briatore di Mondovì
Alla fine del 1800 nasceva una piccola bottega come forgeria nel centro storico di Mondovì, in corso Statuto. Era il primo passo della famiglia Briatore nel settore commerciale cittadino. Giovanni Briatore creò dal nulla la propria attività commerciale, iniziando dapprima nella lavorazione grezza del ferro e man mano ampliandosi nel settore della ferramenta già lavorata. Nel 1917, durante la Prima guerra mondiale, spostò l’attività nell’adiacente edificio di corso Statuto n. 22, sede attuale, dato che le piccole dimensioni della bottega dell’epoca non erano più in grado di soddisfare le esigenze del lavoro. L’attività venne rilevata dal figlio Giovanni fu Giovanni che, coadiuvato dalla moglie, decise di eliminare la produzione di ferramenta per dedicarsi esclusivamente alla vendita al dettaglio. A seguito della sua prematura morte fu proprio la moglie Adelaide Bessone a portare avanti l’attività fin quando il figlio fosse diventato più grande.

Sebaste di Grinzane Cavour
A 24 anni, nel 1885, Giuseppe Sebaste lasciò la pasticceria di Alba dove lavorava da tempo come garzone e avviò una sua attività. Fino ad allora il torrone nel nord Italia si faceva con le mandorle, ma Giuseppe non poteva permettersi di acquistarle. Decise quindi di utilizzare le nocciole, creando per necessità l’originalità del suo prodotto. Giuseppe sposò Giulia Arsin e dal matrimonio nacquero dieci figli. Tra questi, due, Ottavio e Settimo, lasciarono l’Italia per cercare fortuna in Sudamerica, dove fondarono un’azienda dolciaria, Sebaste Hermanos, ancora oggi in attività. Nel 1929 con attestato di trascrizione n. 37371 l’iconico logo Sebaste venne registrato presso il Consiglio Provinciale dell’Economia di Torino: il gallo diventò così ufficialmente simbolo del marchio, legandosi in modo indissolubile all’immagine del torrone.

Bressi Paolo di Venasca
L’attività di commercio granaglie, cereali, mangimi, concimi e prodotti per l’agricoltura iniziò a Venasca nel 1921, quando Agostino Bressi (classe 1885) ottenne la licenza per il commercio ambulante e per l’apertura di un un piccolo negozio, che lasciò poi ai figli Lodovico e Domenico.
Con una licenza firmata dal Podestà del Comune di Venasca, nel 1942 iniziò parallelamente anche un’attività di autotrasporto merci per conto terzi e nel 1960 aprì un deposito per prodotti agricoli e generi vari in qualità di rappresentante del Consorzio Agrario Provinciale di Cuneo.
Negli anni Settanta, Lodovico con la collaborazione dalla moglie, Mariangela Salvatico, trasferì il negozio in via Saluzzo, inserendo nella gamma dei prodotti commercializzati anche gli alimenti per i piccoli animali e gli articoli per il giardino, fiori, piante. Nel 1990 anche il figlio Paolo iniziò a collaborare nell’impresa di famiglia tanto che nel 1997 subentrò al padre coadiuvato da sua moglie Marina Sabena. In quegli anni ampliò i locali del negozio e del magazzino, senza però abbandonare l’attività ambulante nei mercati della Valle Varaita.
Dal 2017 anche Andrea Bressi, pronipote di Agostino, è coinvolto nell’attività di questa famiglia.