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Radicali in visita al carcere di Cuneo: “Situazione fuori controllo, una polveriera”

4 maggio 2024 | 15:38
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Radicali in visita al carcere di Cuneo: “Situazione fuori controllo, una polveriera”

Il tesoriere nazionale Filippo Blengino, assieme alla delegazione dei Radicali cuneesi ha lanciato il grido d’allarme circa una situazione disperata come quasi in tutte le altre realtà carcerarie italiane.

Il tesoriere di Radicali Italiani, Filippo Blengino, ha visitato questa mattina, con una delegazione di Radicali Cuneo, il carcere di Cuneo. Dopo la visita, a cui hanno partecipato anche Lorenzo Roggia, Emanuele Gallo e Alice Depetro, rispettivamente segretario, tesoriere dell’Associazione Radicali Cuneoe e membro della direzione dei Radicali Italiani, i partecipanti hanno rilasciato questa nota di commento.

“Come in gran parte dei nostri istituti penitenziarila situazione è fuori controllo. Come Radicali Italiani denunciamo da anni la totale assenza di programmazione, le condizioni inumane a cui sono sottoposti i detenuti, la drammatica carenza di personale. Anche il carcere di Cuneo si configura come una polveriera, con un disagio psichico allarmante e fuori controllo, continue aggressioni al personale sanitario, denunce da parte dei detenuti sulle enormi difficoltà ad accedere ai servizi e sulle risposte in tempi ragionevoli. Un degrado che si porta dietro riforme mai fatte, una continua violazione del fine rieducativo della pena, l’assenza di misure alternative. A Cuneo, come in tutte le carceri italiani mancano sovrintendenti e ispettori, è previsto un preoccupante aumento della popolazione carceraria, a giorni arriveranno dal carcere di Torino altri 40 detenuti.

La politica, anche locale, chiude gli occhi di fronte a una situazione drammatica. Anche qui l’emergenza suicidi si è fatta sentire, con un detenuto venticinquenne che si è tolto la vita ad inizio anno. Chiediamo nuovamente di approvare la proposta Giachetti per ridurre il sovraffollamento, provvedimenti di depenalizzazione di alcuni reati e misure per incrementare l’assistenza psichiatrica. Serve una proposta di riforma complessiva del carcere: non possiamo perdere altro tempo“.