Affidamento condiviso, troppo oneroso vivere in tre abitazioni

18 giugno 2024 | 18:33
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Affidamento condiviso, troppo oneroso vivere in tre abitazioni
Il Tribunale di Cuneo

Il Tribunale di Cuneo pochi mesi fa aveva adottato una decisione innovativa: assegnare la casa alle due bambine e disporre che i genitori vivessero lì a rotazione settimanale alternandosi, ma adesso i genitori hanno chiesto congiuntamente di tornare all’affidamento classico

Ne avevano parlato tutti i giornali italiani, aveva ”fatto scuola” come si dice, la sentenza che assegnava alle figlie di 4 e 7 anni la casa familiare imponendo ai genitori di alternarsi settimanalmente. In questo modo le bambine non avrebbero avuto due camere, due letti e la valigia costantemente in mano. Anche la Corte d’Appello di Torino aveva confermato la decisione, ma non è durata e venerdì il giudice del Tribunale di Cuneo ha accolto la richiesta di variazione delle condizioni di separazione. Ne dà notizia oggi la Repubblica.

La vicenda era questa: una coppia non sposata con due figlie di 4 e 7 anni aveva chiesto al tribunale di Cuneo di regolare la separazione e l’affido condiviso. Tuttavia non era stato possibile addivenire ad un accordo consensuale e quindi il giudice aveva scelto di adottare una decisione salomonica: non c’era ragione di affidare le bambine in modo prevalente alla madre oppure al padre. Visto che entrambi avevano anche la disponibilità di un’altra casa, quella “familiare” era rimasta alle figlie e i genitori si sarebbero alternati.

«Appare corretto riconoscere pari tempi con le figlie ai genitori – stabiliva la sentenza – i quali nei tempi ordinari dovranno ruotare a settimane alterne nella casa familiare, due pomeriggi a settimana delle bambine con l’altro genitore, dall’uscita di scuola sino alla sera, cena compresa, e con riaccompagnamento presso la casa familiare entro le 20,30».

Ovviamente dover provvedere a vivere in tre case comportava non poche difficoltà, tanto che dopo pochi mesi i due genitori si sono visti costretti a chiedere al Tribunale, questa volta congiuntamente, di rivedere le condizioni di affidamento delle figlie minori. L’affidamento condiviso è stato confermato, ma la casa è rimasta al padre, potendo la madre disporre di un’altra abitazione. Con buona pace di tutti.