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Perché a Cuneo non c’è una Sala del Commiato comunale?

22 giugno 2024 | 17:25
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Perché a Cuneo non c’è una Sala del Commiato comunale?
La Sala del Commiato del Comune di Vicenza

Se lo chiede la consigliera comunale e Capogruppo della Lista “Cuneo Solidale e Democratica” che ha presentato una interpellanza per sapere come l’amministrazione sia intenzionata ad agire per istituirne una e se è stato individuato un locale idoneo

La consigliera comunale di Cuneo Stefania D’Ulisse, capogruppo della Lista “Cuneo Solidale e Democratica“, ha presentato un’interpellanza per sapere come l’amministrazione sia intenzionata ad agire per istituire la Sala del Commiato, se è stato individuato un locale idoneo e a che punto sono le fasi di realizzazione di questo progetto. Dell’argomento si discuterà nel prossimo Consiglio comunale del capoluogo convocato per i giorni 24, 25 e 26 giugno.

Come ricorda la dottoressa D’Ulisse nelle premesse, una legge regionale del 2007 prescrive che “i Comuni siano promotori della realizzazione di strutture nell’ambito delle quali, su istanza dei familiari del defunto, possano tenersi cerimonie per il commiato; tali strutture devono consentire l’accoglienza di persone e lo svolgimento dell’orazione funebre, nel rispetto della volontà del defunto e dei suoi familiari e possono essere utilizzate anche per l’esposizione e la veglia dei cadaveri”.

Le strutture in parola sono in ogni caso fruibili da chiunque ne faccia richiesta, senza discriminazioni di alcun tipo in ordine all’accesso. Una successiva Legge Regionale del 2011 prevede che per consentire forme rituali di commemorazione del defunto e un dignitoso commiato, “la Regione favorisce l’adeguata presenza sul territorio regionale delle strutture per il commiato che devono essere in possesso delle caratteristiche igienico-sanitarie previste per le camere mortuarie dalla normativa statale e regionale vigente”.

“Numerose Amministrazioni comunali – sottolinea la consigliera D’Ulisse – hanno realizzato locali dignitosi per la celebrazione e il ricordo dei defunti non appartenenti ad alcuna confessione religiosa o, in ogni caso, differente dalla religione cattolica, dando la possibilità ai cittadini di celebrare un funerale laico ai propri cari”.

“Da diversi anni – conclude – si dibatte in Consiglio comunale da parte di tutti, maggioranza ed opposizione,sull’istituzione di una sala di commiato comunale. Sull’argomento venne anche presentato tempo fa un ordine del giorno”.

Dell’argomento si discute da tempo senza arrivare ad una conclusione. Si era ipotizzato di usare la ex residenza “Bisalta” di Via Savona a Borgo Gesso, poi l’edificio del Parco della Resistenza in Viale Angeli che è stato sede prima dell’Avenida, poi del Baladin, poi Casa della Sostenibilità e oggi di “Famù nel Parco”. Si sono anche raccolte firme, ma senza risultati.