Riconosciuto dal giudice il “Comportamento antisindacale” in un supermercato di Racconigi

10 giugno 2024 | 10:50
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Riconosciuto dal giudice il “Comportamento antisindacale” in un supermercato di Racconigi
Il Segretario Generale Fisascat Cisl Cuneo Alessandro Lotti

Sette dipendenti avevano inviato la disdetta dal sindacato attraverso il direttore del supermercato. Il Tribunale di Cuneo ordina di cessare immediatamente qualsiasi comportamento illegittimo nei confronti delle dipendenti e riconosce il comportamento “indebito ed ingerente” del responsabile del punto vendita

Fisascat Cisl, il sindacato che tutela i lavoratori del commercio e della grande distribuzione, ha annunciato il proprio successo in tribunale a Cuneo contro la società Dimar Spa, riconosciuta colpevole di “condotta antisindacale” nei confronti di sette lavoratrici del punto vendita di Racconigi. La causa era patrocinata dagli avvocati Roberto e Alessandro Lamacchia e Stefano Andrea Cavallito.

I fatti risalgono a fine dicembre dello scorso anno quando il sindacato si è visto recapitare sette disdette, tutte compilate alla stessa maniera e tutte riguardanti lavoratrici dello stesso punto vendita. «Questo fatto ci insospettì molto – dichiara il Segretario Generale Fisascat Cisl Cuneo Alessandro Lotti prima di tutto perché quelle lavoratrici erano nostre iscritte dal 2021 ma soprattutto perché si erano iscritte proprio a causa di comportamenti non corretti del direttore che noi abbiamo prontamente risolto. Inoltre la nostra delegata si è sempre prodigata ad aiutare e diciamolo pure a difendere le proprie colleghe e forse, lo dico col senno di poi, questa sua attività non è mai piaciuta all’azienda».

Il Tribunale Ordinario di Cuneo ha riconosciuto che Dimar Spa, tramite il direttore del punto vendita sopracitato, ha favorito e indotto il recesso dall’iscrizione alla Fisascat Cisl delle 7 lavoratrici. Nella sentenza si ordina di cessare immediatamente qualsiasi comportamento illegittimo nei confronti delle dipendenti e dei dipendenti associati a Fisascat Cisl Cuneo e si riconosce il comportamento indebito ed ingerente del direttore dello stesso punto vendita per essersi inappropriatamente intromesso nel rapporto lavoratore-sindacato.

«Questa sentenza – conclude Lotti – conferma quanto noi da sempre sosteniamo e cioè che deve vigere il principio di neutralità sull’adesione al sindacato tra datore di lavoro e lavoratore. Un’azienda, non può e non deve prodigarsi per incentivare anche solo velatamente i propri dipendenti a dare disdetta dalla propria organizzazione sindacale di riferimento. Questa è una vittoria importante, che deve incoraggiare le lavoratrici e i lavoratori dipendenti non solo di questa azienda ma di tutto il settore della grande distribuzione ad iscriversi senza temere ripercussioni o pressioni di alcun genere».

«La Cisl in questi mesi è stata vicina alla Fisascat – ha dichiarato Enrico Solavagione, Segretario generale UST Cisl Cuneo – ed è stata lodevole la tenacia con la quale l’amico Lotti ha perorato la causa delle 7 sette lavoratrici donne, vittime di comportamenti anti sindacali che giustamente il giudice ha condannato».