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Alba, cinque indagati per spaccio: sigilli al “Residence della Stazione”

13 luglio 2024 | 08:25
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Si tratta di 3 tunisini, 1 nigeriano e 1 cubano accusati di spaccio di sostanze stupefacenti (marijuana, hashish e ketamina). Sequestrato un immobile adibito ad albergo

Giovedì 11 luglio i Carabinieri della Compagnia di Alba, coadiuvati da personale delle restanti articolazioni territoriali del Comando Provinciale di Cuneo, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare (divieto di dimora nella provincia di Cuneo) nei confronti di 5 indagati (3 tunisini, 1 nigeriano e 1 cubano) ritenuti responsabili di spaccio continuato in concorso di sostanze stupefacenti (marijuana, hashish e ketamina) e a un decreto di sequestro preventivo di un immobile adibito ad albergo, denominato Residence della Stazione, gestito da un soggetto italiano ritenuto “responsabile di aver dato alloggio, a titolo oneroso, a diverse decine di soggetti clandestini, alcuni dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, omettendo la trasmissione all’autorità amministrativa competente delle previste comunicazioni sugli alloggiamenti, nonché di aver violato le ordinanze del Comune di Alba finalizzate alla chiusura dell’attività per motivi igienico-sanitari”.

Entrambi i provvedimenti sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha recepito gli elementi raccolti dalla Compagnia Carabinieri di Alba attraverso attività investigative tecniche e
tradizionali, sviluppate negli scorsi mesi.

L’8 febbraio scorso, infatti, i Carabinieri albesi avevano controllato l’area della Stazione Ferroviaria e, in particolare, il residence in questione, arrestando due persone irregolari sul territorio nazionale per spaccio di sostanze stupefacenti; i successivi approfondimenti investigativi avevano consentito di raccogliere diversi elementi a sostegno della tesi secondo cui, “per circa 300 Euro al mese in contanti, il gestore del residence consentisse a soggetti privi di documenti di alloggiare presso la struttura, senza comunicare la loro presenza alla Questura”.

All’interno della struttura sono state accertate gravi carenze in materia di sicurezza, oltre che igienico sanitarie, tanto che il Comune di Alba aveva emesso una specifica ordinanza di cessazione dell’attività, da eseguirsi entro il 6 marzo, alla quale il gestore non ha mai ottemperato.

È stato inoltre dimostrato come alcuni degli ospiti della struttura fossero particolarmente attivi nello spaccio di stupefacenti, sempre nella zona della stazione ferroviaria albese. Grazie ad un’attività d’indagine condotta attraverso osservazioni e riscontri che hanno permesso di documentare numerose cessioni di sostanza stupefacente (come detto, hascisc, marjuana e ketamina), è stato portato alla luce un sistema collaudato posto in essere dai cinque indagati, che avevano ruoli definiti, attraverso il quale erano riusciti a monopolizzare lo spaccio nell’area prospiciente il residence e i giardini pubblici: un vero e proprio supermarket della droga dove, soprattutto nell’arco pomeridiano e serale, la clientela aumentava notevolmente.

Il GIP presso il Tribunale di Asti, su richiesta della Procura della Repubblica Astigiana, ha emesso, così, un’ordinanza cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Cuneo, misura che “permetterebbe l’allontanamento dei soggetti dai luoghi e dal contesto in cui sono abituati ad operare”.

Nel corso dell’operazione sono stati rintracciati tre dei cinque destinatari dei divieti di dimora, uno dei quali trovato in possesso di 49 grammi di hashish. Gli altri due sono tutt’ora attivamente ricercati. È doveroso, tuttavia, ricordare che tutti gli indagati devono essere considerati innocenti sino all’emanazione di una sentenza definitiva di condanna a loro carico.