Biodigestore di Borgo, Armellini (Indipendenti) chiede ancora alla Sindaca di ripensarci

21 luglio 2024 | 15:01
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Biodigestore di Borgo, Armellini (Indipendenti) chiede ancora alla Sindaca di ripensarci
L'impianto di Borgo San Dalmazzo

In una interrogazione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale ricorda che vi saranno in futuro due impianti di biodigestione, con una capacità di lavorazione totale di 130.000 tonnellate di rifiuti in un’area di appena 35 Km

Nel prossimo consiglio comunale di Cuneo, in programma domani e martedì, si tornerà a discutere di Biodigestore: un’interpellanza del consigliere Paolo Armellini (Indipendenti) interroga la sindaca e la giunta su alcune questioni precise e stringenti. La premessa è che «Solo dopo aver realizzato una buona politica dei rifiuti si può pensare a soluzioni impiantistiche».

Scrive Armellini: «La percentuale di raccolta differenziata nei 54 comuni del Consorzio Ecologico Cuneese (CEC) si è attestata intorno al 69%, con una china discendente lenta ma preoccupante, rispetto a qualche anno fa. Il Biodigestore di Borgo San Dalmazzo, non rispettando il “ciclo chiuso dei rifiuti” e dovendo necessariamente accogliere rifiuti fuori dall’ambito consortile (in quanto, per funzionare in modo economicamente conveniente, ha bisogno dei rifiuti non solo dei 54 comuni del CEC, ma di tutti i Comuni della Provincia e non solo), non risponde a principi di ragionevolezza e congruità nelle misure di diminuzione e limitazione dell’impatto ambientale».

Armellini ricorda che il 18 giugno il Consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo ha condiviso e discusso un documento di 18 pagine, redatto con il supporto di legali e tecnici incaricati, con cui l’Amministrazione comunale di Borgo ha presentato osservazioni tecniche e richieste di integrazione al progetto del Biodigestore, con riferimento anche alla “Valutazione di Impatto sulla salute e di incidenza ambientale” anche per i territori limitrofi.

Il 20 giugno quel documento è stato sottoposto all’attenzione della Conferenza dei Servizi, che ha esaminato anche i pareri degli uffici provinciali, dell’Arpa, dell’Asl, del Parco Fluviale e ha dato parere favorevole al progetto per il Biodigestore di Borgo, giudicando l’impianto compatibile sotto il profilo ambientale.

Armellini però fa notare che «Nel Comune di Fossano, in via Marene, è previsto, ad appena 35 km. di distanza dal Biodigestore di Borgo, un impianto di produzione di biometano che, a regime, movimenterebbe quasi 70.000 tonnellate l’anno di biomasse agricole e zootecniche, perlopiù, pare, slegate dalle filiere locali». Chiede quindi di sapere quali siano i passi futuri del progetto e se il Comune di Cuneo, forte della sua posizione di socio di maggioranza in seno all’ACSR (38%), «mosso da un impeto di sensibilità ecologica tanto più gradito in quanto inaspettato» intenda ancora acquisire ulteriori pareri.

Pare di capire che sappia già la risposta, considerato che anche la Provincia ha dato il parere favorevole. Ma il punto è che vorrebbe che il comune di Cuneo coinvolgesse la nuova Autorità Rifiuti Piemonte (il nuovo organismo operativo dal gennaio 2024 che dà completa attuazione della riforma della governunce del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a livello territoriale). Questa Autorità d’ambito ha il compito di regolare l’organizzazione e il controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, assicurando il rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità ambientale.

Armellini fa quindi notare che «la futura presenza di due impianti di biodigestione, con una produzione totale di 130.000 tonnellate di rifiuti in un’area di appena 35 Km, sembra andare in controtendenza rispetto a quella strategia di sviluppo che salvaguarda le risorse, gli ecosistemi e la biodiversità del Pianeta».

Ricordiamo che la società Entsorga si è aggiudicata la gara d’appalto per l’intervento di riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio con produzione di biometano dell’ACSR, l’Azienda Cuneese di Smaltimento Rifiuti. L’impianto ha un costo di circa 16 milioni e sarà finanziato dal PNRR per circa 13 milioni. Entsorga si occuperà della progettazione esecutiva dell’impianto, che dovrà essere consegnata a novembre 2024. Installazione, commissioning e avviamento del biodigestore dovranno avvenire entro il 30 giugno 2026.