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Bongioanni: Il protocollo Saluzzo va esteso a tutto il Piemonte

17 luglio 2024 | 18:33
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Bongioanni: Il protocollo Saluzzo va esteso a tutto il Piemonte
L’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni

Dobbiamo tutelare gli stagionali ma dobbiamo salvaguardare anche quei grandi imprenditori che così tanto hanno dato al nostro Piemonte»

L’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni ha espresso la posizione della Regione Piemonte sul problema del caporalato e sulle possibili misure per contrastarlo intervenendo ad Alba alla manifestazione “La terra deve dare buoni frutti per tutti”, organizzata in piazza Duomo dai sindacati Cgil, Cisl e Uil: «La soluzione, emersa anche dagli interventi dei segretari delle varie confederazioni sindacali e su cui concordiamo, è quella di estendere al settore vitivinicolo e a tutto il territorio piemontese il Protocollo Saluzzo, che ha dimostrato di funzionare bene».

Il cosiddetto Protocollo Saluzzo era ed è tuttora un progetto pilota nato da Prefettura di Cuneo, Comune di Saluzzo e altri Comuni del distretto frutticolo che prevede di fornire servizi di sostegno ai lavoratori stagionali (lettura contratti, mediazione interculturale, orientamento ai servizi del territorio) e un sistema pubblico di abitazioni temporanee per far fronte al bisogno abitativo dei braccianti che non trovano sistemazione presso le imprese stesse. Nei 10 Comuni aderenti al protocollo sono state create “case” con oltre 250 posti per lavoratori con regolare contratto impiegati nel distretto della frutta del Saluzzese.

«Chiederemo il coordinamento immediato – ha detto ancora Bongioanni – di Comuni, Prefettura, Questura, Procure, Ispettorato del Lavoro, Carabinieri, Agenzia Piemonte Lavoro, sindacati e associazioni datoriali. Vorrei riunire questo tavolo già la prossima settimana per mettere in sicurezza questo territorio che merita tantissimo rispetto. Così come dobbiamo tutelare gli stagionali, dobbiamo salvaguardare quei grandi imprenditori che così tanto hanno dato al nostro Piemonte».

«La Langa è una terra magica che io, come direttore dell’Ente Turismo di Cuneo per vent’anni, ho sempre preso come esempio – ha proeguito Bongioanni. – Padri che con il sudore, con il sacrificio e con l’ingegno hanno regalato ai propri figli e consegnato loro un patrimonio straordinario che questi, con altrettanta capacità, hanno saputo conservare e raccontare facendo delle Langhe il distretto vinicolo più importante d’Italia e forse del mondo intero. Non possiamo permettere che queste persone e la loro storia vengano sporcate da mele marce. Gli interventi devono essere drastici, ma bisogna mettere in tutela un territorio».