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Casteldelfino, la giovane autrice Marika Abbà ospite per la rassegna culturale Alevè Libre

9 luglio 2024 | 11:22
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Casteldelfino, la giovane autrice Marika Abbà ospite per la rassegna culturale Alevè Libre
Marika Abbà

L’autrice: “Amo la storia, particolarmente quella locale. Passerei ore ad ascoltare mia nonna o persone anziane raccontare aneddoti passati, che narrano della vita quotidiana, delle veglie, piuttosto che della guerra o delle migrazioni Oltralpe o in America. Nel mio piccolo cerco di farne tesoro e memoria”.

Sabato 13 luglio alle ore 17.30, in piazza Tounineto nel centro storico di Casteldelfino,Marika Abbà presenterà il libro  “La parete inviolata” –  La prima ascesa del versante Nord-Ovest del Monviso. Dialogherà con lei Livio Partiti. La giovane autrice, con quest’opera si sta affermando nell’intero panorama nazionale di scrittori di montagna. L’incontro è organizzato da Alevè Libre in collaborazione con il Comune di Casteldelfino.

Agosto 1879. Il Monviso si ergeva maestoso e solitario di fronte ai due alpinisti. Paul Guillemin e Salvador de Quatrefage lo osservavano con un sentimento misto di timore  e ammirazione. Insieme avevano già conquistato diverse cime inviolate sulle Alpi al confine tra l’Italia e la Francia, ma era la montagna simbolo di quei territori ad attrarli inesorabilmente. La parete sud era ormai storia, mentre il versante che dava verso la Francia era terra quasi inesplorata. Per fortuna a guidarli c’era Emile Pic, una guida alpina di La Grave, tra le migliori del Delfinato, un profondo conoscitore delle Alpi. Dopo una breve pausa di contemplazione si rincamminarono, era giunto il momento di chiudere i conti con il Re di Pietra, a qualunque costo.

Marika Abbà trasforma il potere della storia in narrazione avvincente che, liberandosi dai lacci accademici ma senza tradire il rigore della ricerca delle fonti e della ricostruzione compone un quadro che proietta il lettore una realtà che, al di là dalla suggestiva ricostruzione del contesto, ammalia soprattutto per ciò che afferisce all’umano: la sua oggettiva fragilità a cui fa da contraltare una straordinaria forza intrinseca, l’abilità coniugata alla passione che spinge oltre la sofferenza, il desiderio di avventura, la natura nella sua selvaggia e talora feroce.