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Demonte, oggi il giudizio del Tar sulla “questione semaforo”

10 luglio 2024 | 07:42
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Demonte, oggi il giudizio del Tar sulla “questione semaforo”
Il semaforo lampeggiante

Una signora ha citato il Sindaco Adriano Bernardi avanti al Tar del Piemonte chiedendo l’annullamento della delibera che autorizza i lavori di installazione dei semafori

Si sono concluse a Demonte le operazioni di posizionamento dei nuovi semafori per la regolazione del traffico a senso unico alternato nella via centrale del paese. L’impianto è stato installato in piazza Renzo Spada per chi arriva da monte e all’inizio del paese in cima alla salita per chi arriva da valle. In tutto 450 metri di distanza uno dall’altro. I lavori sono stati eseguiti da Ramero Scavi di Cuneo e Rct Srl di Cantù,

Dovranno regolare il flusso che ogni giorno interessa il piccolo paese della Valle Stura, oltre settecento Tir che spesso si ritrovano a passare contemporaneamente e devono operare per riuscire ad evitarsi, con lunghe manovre, blocco del traffico, code, inquinamento dovuto ai grandi mezzi con motori diesel.

Sembra però che ci sia un nuovo intoppo. All’albo pretorio del Comune è stata pubblicata la delibera di giunta n. 59 del 13 giugno che stanzia l’importo totale di 4.961,01 euro ad uno studio legale di Cuneo per la rappresentanza nel giudizio innanzi al TAR Piemonte. Giudizio che avrà la prima udienza a Torino proprio oggi, mercoledì 10 luglio.

Il Comune di Demonte, in persona del Sindaco – legale rappresentante pro tempore – è stato convenuto in giudizio innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, con ricorso notificato in data 04/06/2024 dalla sig.ra F.M., rappresentata e difesa dall’avvocato Francesco Rilla, per ottenere l’annullamento, previa sospensione, dell’Ordinanza Comunale n. 4 del 10/04/2024 di istituzione del divieto di sosta e di transito nei tratti di strada interessati dai lavori di installazione di impianto semaforico nel concentrico di Demonte.

Si sa, i tempi dei giudici amministrativi sono quelli che sono e spesso la cosiddetta “sospensiva” viene concessa e in quel caso i lavori sarebbero bloccati e addio semaforo.

Il sindaco Adriano Bernardi deve combattere per la ”variante” addirittura con due ministri, di cui uno (Infrastrutture e Trasporti) sembra ormai convinto, ma il secondo (Beni culturali) ancora no e adesso gli tocca anche combattere con il Tar di Torino per poter installare un semaforo che, ad esempio, ad Aisone c’è da anni.