Demonte, semaforo verde da parte del Tar in attesa della variante
Sospiro di sollievo per il sindaco Adriano Bernardi: i due semafori intelligenti entreranno in funzione entro la fine di luglio
Come vi avevamo riferito, il Tar del Piemonte doveva decidere ieri sul ricorso presentato da una signora nei confronti dell’amministrazione comunale di Demonte. Si chiedeva di annullare – previa sospensione – l’Ordinanza Comunale n. 4 del 10/04/2024 relativa ai lavori di installazione dell’impianto semaforico. Ebbene, la ricorrente è risultata soccombente.
La Sezione Terza del Tribunale Amministrativo Regionale ha emesso un’ordinanza nella quale scrive che “l’istanza cautelare proposta da F. è manifestamente manchevole sotto il profilo del periculum in mora, giacché la ricorrente non risiede nel comune di Demonte né ha dedotto di trascorrervi un tempo significativo” e che “la ricorrente non ha proposto il ricorso in nome o per conto della figlia maggiorenne, né d’altronde pare avere alcuna legittimazione in tal senso” e ancora che “non vi sono elementi per affermare che il provvedimento impugnato possa in alcun modo pregiudicare la salute della ricorrente (o della figlia), a fortiori in modo grave e irreparabile”.
Il Tar ha anche condannato la ricorrente a rifondere alle Amministrazioni intimate, Comune e Anas Spa, le spese di lite liquidate in complessivi 1.500 euro.
Respiro di sollievo per il sindaco Adriano Bernardi: i due semafori intelligenti entreranno in funzione entro la fine di luglio e riconosceranno l’arrivo dei grandi autocarri, regolando il flusso dei mezzi nel centro. L’impianto è stato installato in piazza Renzo Spada per chi arriva da monte e all’inizio del paese in cima alla salita per chi arriva da valle.
Intanto l’ingegnere Luca Bernardini, commissario straordinario della Variante, dovrà adoperarsi per la realizzazione di un’opera attesa da decenni in alta Valle Stura, per la quale sono già stati stanziati 85 milioni di euro e che è attualmente bloccata per motivi legati a autorizzazioni paesaggistiche e ambientali. Nel 2019, il Ministero per i beni e le attività culturali (MIBAC) ha espresso un parere negativo sul progetto, ritenendo che il tracciato in galleria sotto la Collina del Podio potesse danneggiare il paesaggio. A giugno 2021, la Regione Piemonte ha richiesto al Ministero dei Trasporti il commissariamento dell’opera per accelerarne la realizzazione. La Commissione Europea ha posto la necessità di una compensazione ambientale per l’impatto sul Sito di interesse comunitario (SIC) attraversato dal nuovo tracciato. La situazione è quindi in fase di stallo, in attesa di una soluzione che concili le esigenze di tutela ambientale con quelle di mobilità e sviluppo del territorio.