La bovesana Giordano & C. festeggia 100 anni: “Il nostro vero capitale è quello umano”
L’azienda ha festeggiato l’importante anniversario premiando una trentina dei 180 dipendenti. Espansione internazionale con sedi in Messico e Stati Uniti d’America
La Giordano & C. ha festeggiato nei giorni scorsi nella sede centrale di Boves l’importante traguardo del secolo di storia. Alla guida dell’azienda famigliare Roberto Giordano affiancato dal figlio Luigi, dal 2016 in azienda ed oggi amministratore delegato. Ne è passato di tempo dalla fondazione, nel 1924, anno in cui il bisnonno di Luigi avviò l’attività come elettricista, impiantista di quartiere, rivenditore di ricambi. Nel dopoguerra la cavalcata sfruttando il boom industriale con l’ingresso di Roberto, padre di Luigi, sul finire degli Anni ’80.
Oggi si parla di un fatturato consolidato di circa 55 milioni di euro, a cui si sommano 8 milioni provenienti dalle sedi estere. Il payoff aziendale recita ‘managing technologies’, impianti di qualsiasi tipo: automazione industriale, robotica, servizi di distribuzione energetica, linee di produzione, linee di distribuzione e molto altro. Lavoro integrato di quattro divisioni specializzate: elettrotecnica, meccano-industriale, meccanico termofluidico e sviluppo software.
«Siamo alla quarta generazione e, come l’acqua, cambiamo forma ma rimaniamo fedeli a noi stessi – dice Luigi, oggi amministratore delegato. – Ci siamo staccati dalla dinamica psicologica del mero cantiere e siamo maggiormente legati a una visione industriale che ci ha consentito di ridurre i difetti di organizzazione. Abbiamo festeggiato un traguardo importante e affatto scontato grazie allo sviluppo. Abbiamo grandi qualità riposte nelle singole persone, il nostro vero capitale è quello umano. La nostra squadra».
Dei circa 180 collaboratori, sono stati una trentina quelli premiati durante la serata di festa. 30 anni – Federico Fechino ed Enrico Mandrile; 32 anni – Mauro Monge; 34 anni – Fabrizio Bodino, Paolo Cuniglio e Livio Massimino; 35 anni – Mauro Carletti, Corrado Dutto, Corrado Galfrè, Valter Lingua ed Elena Occelli; 36 anni – Germano Alberione; 37 anni – Silvana Pettiti; 38 anni – Emanuele Tragni; 40 anni – Silvio Dutto e Danilo Pastorino; 41 anni – Alfredo Dalmasso, Sergio Demaria, Ivano Giordano, Valter Luciano e Pierfranco Morello; 42 anni – Claudio Barbero, Pier Luigi Bono, Sergio Chesta, Marina Chionetti e Riccardo Galfrè.
L’età media dei collaboratori è sotto i 40 anni, con un giusto mix. «Preferiamo avviare le nuove collaborazioni da zero, trasmettendo il know-how di quattro generazioni senza dover sostituire competenze acquisite in altre realtà. Siamo convinti che questo rafforzi il legame con i nostri collaboratori: un approccio trasparente che nel breve termine risulta dispendioso, ma che nel lungo periodo paga».
Nel 2024, dopo un secolo di vita, la Giordano ha portato i propri frutti in giro per il mondo, avviando nuovi mercati e creando sedi in Messico e Stati Uniti d’America. Questa scelta ha permesso all’azienda di espandersi globalmente e diventare leader a livello internazionale.