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Guai per una cooperativa di autotrasporti cuneese, sedi fittizie all’estero e turni di riposo non rispettati

30 luglio 2024 | 15:50
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Guai per una cooperativa di autotrasporti cuneese, sedi fittizie all’estero e turni di riposo non rispettati
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E’ quanto emerso da controlli da parte della Polizia di Stato e dell’Ispettorato del Lavoro

La Polizia di Stato e l’Ispettorato del Lavoro hanno intensificato nel corso dell’ultimo anno i controlli alle aziende di autotrasporto operanti sul territorio nazionale al fine di verificare il rispetto delle normative a tutela della sicurezza stradale e dei lavoratori del settore.

In particolare, la Sezione Polizia Stradale di Cuneo, unitamente all’Ispettorato territoriale del lavoro di Cuneo, ha effettuato una verifica presso una Società Cooperativa con sede nel cuneese. Nel complesso sono state controllate nr. 24 aziende di autotrasporti tutte riconducibili alla medesima cooperativa (nr. 17 aventi la sede legale in Italia, nr. 5 aventi la sede in Romania, nr. 1 avente la sede in Polonia, nr. 1 avente la sede in Bulgaria), con accertamenti ad un totale di 50 veicoli (35 italiani e 15 stranieri) e 64 autisti. Dopo avere appurato che le aziende con sede estera erano puramente fittizie, in quanto i titolari avevano residenza in Italia, operavano e organizzavano i viaggi dal territorio nazionale, le attività di controllo hanno poi riguardato la regolarità dei contratti di lavoro degli autisti, gli orari di lavoro, il rispetto dei tempi di guida e riposo, nonchè il rispetto della normativa vigente in materia di distacco transnazionale.
L’Ispettorato del lavoro, in collaborazione altresì con le omologhe autorità straniere nell’ambito del sistema di interscambio delle informazioni denominato IMI, ha infatti accertato ipotesi di illiceità del distacco transnazionale per almeno 7 autisti, una fattispecie idonea a generare fenomeni di dumping sociale e di concorrenza sleale sul mercato.

Le verifiche a cura della locale Sezione Polizia Stradale hanno poi portato a contestare 44 infrazioni al codice della strada, tutte riferite alla violazione dell’art. 174 dello stesso in tema di mancato rispetto dei tempi di riposo, 27 delle quali nei confronti delle aziende estere.

La normativa sui tempi di guida e di riposo dei conducenti di mezzi pesanti riveste carattere di primaria rilevanza sia in termini di sicurezza stradale sia in ordine alla tutela della salute del lavoratore stesso. E’ evidente che un conducente “stanco” diventa un pericolo per se stesso e per tutta l’utenza stradale. Per questo motivo la Polizia Stradale assicura quotidianamente controlli accurati nei confronti dei conducenti professionali.