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“Pastasciutta Antifascista” al Caffè Sociale di Mondovì

16 luglio 2024 | 17:44
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“Pastasciutta Antifascista” al Caffè Sociale di Mondovì
La locandina

Il 25 luglio, con la partecipazione dell’ANPI di Mondovì, dell’Associazione “Ignazio Vian” e del Centro “Don Aldo Benevelli” di Cuneo

Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini veniva destituito e arrestato e, dopo 21 anni, cadeva il governo del Partito Fascista.

In provincia di Reggio Emilia viveva una famiglia di contadini, attiva in una solida militanza antifascista, composta dal padre Alcide Cervi, la madre Genoveffa, sette figli e due figlie: Gelindo, Antenore, Diomira, Aldo, Ferdinando, Rina, Agostino, Ovidio ed Ettore.

Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento: un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista; si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta, caricarono il carro e portarono la pasta in piazza al loro paese Campegine, distribuendola alla gente.

Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso, un pasto assai gradito in quegli anni di restrizioni a causa della guerra, ed anche un gesto in spregio al fascismo, la cui propaganda si scagliava contro la pasta che “rammolliva lo spirito, dava sonnolenza e portava al neutralismo”. Inoltre al Duce non piaceva la pasta e il Manifesto della Cucina Futurista la ripudiava, in quanto “cibo vecchio”, di una tradizione superata e da abrogare, cioè ad essere contrari alla guerra (e poi, a causa dell’autarchia, c’era poco grano, quindi meglio spingere sulla polenta).

Quando poi a settembre iniziò la Resistenza, i Cervi vi aderirono con responsabilità ed entusiasmo. A novembre durante un rastrellamento furono tutti arrestati. Il 28 dicembre i sette fratelli Cervi furono tutti fucilati.
Da questa tragica storia è nata la consuetudine delle pastasciutte antifasciste, che si organizzano un po’ in tutta Italia il 25 luglio.
Quest’anno la pastasciutta antifascista si farà anche a Mondovì, al Caffè Sociale, in Stazione, proprio il 25 luglio, con l’adesione dell’ANPI di Mondovì, dell’Associazione “Ignazio Vian” e del Centro “Don Aldo Benevelli” di Cuneo. L’appuntamento è alle ore 19,30 (Menù: pastasciutta + dolce euro 10, vino e caffè esclusi). Prenotare al entro il 23 luglio al tel: 375 817 8138.