Perché Cuneo si è candidata a Capitale Italiana del Libro 2025? Ma era naturale!
E’ veramente lungo l’elenco degli enti che sono dietro alla candidatura di Cuneo a Capitale Italiana del Libro 2025: la Provincia, la Regione Piemonte, tantissime associazioni, tantissime scuole. Basteranno per ricevere questo titolo?
E’ veramente lungo l’elenco degli enti che sono dietro alla candidatura di Cuneo a Capitale Italiana del Libro 2025: la Provincia, la Regione Piemonte, Confartigianato, Confindustria, Camera di Commercio, Confcommercio, Coldiretti, CIA, Università degli Studi di Torino, Conservatorio G. F. Ghedini, ITC Bonelli, IIS S. Grandis, Liceo Classico Scientifico Pellico-Peano, Liceo Artistico e Musicale Ego Bianchi, Istituto Tecnico Geometri Virginio, Asilo Infantile Cattolico Ets, Scuola materna Coniugi Autretti. E poi i comuni di Beinette, Borgo San Dalmazzo, Boves, Busca, Caraglio, Cervasca, Dronero, Moiola, Peveragno, Roccabruna, Roccavione, Valdieri, Vernante. E gli editori del territorio: Nino Aragno, Primalpe, Nerosubianco, arabAFenice e le librerie dell’Acciuga, Ippogrifo, Mondadori, Stella Maris, Storie.
Basterà questo elenco a far intuire che si tratta di una cosa seria? Allora aggiungiamo ancora la Fondazione CRC, la Fondazione Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo ETS, l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Cuneo “Dante Livio Bianco”, l’Ente di Gestione delle Aree del Parco Alpi Marittime, il Parco Fluviale Gesso e Stura, la Fondazione Nuto Revelli, il Festival du Premier Roman de Chambéry.
Tutte queste istituzioni, le scuole, le fondazioni, rappresentano a loro volta altre persone, tantissime persone, pronte a schierarsi per far sì che un simile risultato sia raggiunto. Nel 2023 è stata Genova, grande capoluogo di regione da oltre mezzo milione di abitanti ad ottenere questo risultato; quest’anno Taurianova, un comune della Calabria di appena 15 mila abitanti. Il titolo (perché non è un premio, ma un riconoscimento) è stato istituito nel 2020 e quindi è relativamente giovane, ma non per questo meno autorevole.
Il dossier è stato inviato al Ministero della Cultura venerdì 5 luglio, con qualche giorno di anticipo sulla scadenza dell’8 luglio. E’ composto di 89 pagine e racconta come «la Città di Cuneo abbia messo il libro e la lettura al centro del proprio progetto di politica culturale e di sviluppo della città», a partire dalla nuova biblioteca in corso di realizzazione nello storico Palazzo Santa Croce.
L’obiettivo è connettere proprio questa nuova biblioteca come il luogo dove immaginare il futuro della città. Nel dossier si dice che sarà «un luogo aperto e inclusivo, uno spazio d’incontro trasparente e attraversabile, dove l’interno e l’esterno si specchiano e dialogano, in costante rapporto con il territorio e le diverse comunità che la abitano, dove si può stare anche senza leggere».
«La Città di Cuneo – ha detto la Sindaca Patrizia Manassero – ha una lunga tradizione di attenzione e di cura e una diffusa familiarità con il tema della lettura e delle biblioteche, anche in ragione del fatto che ospita la più antica biblioteca civica del Piemonte, istituita nel 1802 e aperta al pubblico nel 1803. Dai primi anni ’80 porta avanti un calendario di attività di promozione della lettura, festival e premi letterari, destinati a tutti i cittadini. Da Nati per Leggere alla biblioteca 0-18 spaziosa, rinnovata e accogliente, alle 25 edizioni di “scrittorincittà”, che hanno indubbiamente accompagnato la crescita della Città e contribuito decisamente alla promozione della lettura per tutti. Cuneo ha ottenuto anche importanti riconoscimenti: il Premio Nazionale Nati per Leggere nel 2011 e il Premio Andersen per la promozione della lettura nel 2012 e, dal 2017, è inserita nell’elenco “Città che Legge” del Centro per il Libro e la Lettura. Per questo, come Amministrazione, si è presa la decisione di sottoporre la candidatura a Capitale italiana del Libro 2025, fiduciosi del fatto che il percorso costruito sia una solida base e un patrimonio di significato, per continuare a camminare e crescere ancora con i libri e grazie ai libri».
L’Assessora alla cultura Cristina Clerico sottolinea a sua volta: «Il vecchio ospedale diventerà un luogo bello, perché la bellezza cura e genera benessere e alimenta il senso di incanto che apre nuove strade. Così siamo arrivati, con naturalezza, alla candidatura di Cuneo a capitale italiana del libro, con l’ambizione di illuminare quanto già accade e generare una rete che sfrutti l’opportunità che gli spazi di Santa Croce offriranno, con un occhio di riguardo per i giovani e giovanissimi. Intendiamo stimolare la loro curiosità e il loro desiderio di incontro, ascolto e confronto che raccogliamo ogni giorno».