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“Piazza Boves ci sta preoccupando e stiamo lavorando”

10 luglio 2024 | 08:02
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“Piazza Boves ci sta preoccupando e stiamo lavorando”
Il vertice in Prefettura

Il Prefetto Patrizia Triolo ha incontrato i residenti della zona di Piazza Boves: fare sinergia e fronte comune per affrontare la situazione

Due ore e mezza di aggiornamento, confronto, ascolto, impegno: tanto è durata la riunione convocata dal Prefetto Fabrizia Triolo con la delegazione di cittadini che abitano nel quadrilatero tra Piazza Boves, Giardini Fresia, via Bonelli e fino a Contrada Mondovì. Al tavolo in Prefettura, sei rappresentanti del quartiere insieme al presidente del Comitato Pietro Carluzzo, e poi il questore Carmine Grassi, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia locale, insieme alla Sindaca Patrizia Manassero e al Vicesindaco Luca Serale.

Ad aprire il confronto, un’ampia introduzione del Prefetto che, partendo dall’assunto “Piazza Boves ci sta preoccupando e stiamo lavorando”, ha tracciato un’analisi delle criticità – legate al garage interrato, a 8-9 soggetti al contempo pericolosi e fragili, ad esercizi commerciali – e ha fatto il punto sulle iniziative intraprese negli ultimi mesi, a partire dall’incremento dei servizi di pattugliamento e controlli da parte delle Forze dell’ordine.

Una intensificazione del piano di controllo della zona anche con pattuglie appiedate, maggiore illuminazione, implementazione della video sorveglianza, attenzione al decoro sono le misure concrete già in atto e che erano state condivise e sostenute anche nei tavoli precedenti. L’Amministrazione sta lavorando per definire ulteriori interventi normativi restrittivi.

Il Prefetto, rifacendosi all’esperienza di Corso Giolitti e al lavoro “coerente e compatto” che si sta portando avanti per affrontarne le criticità, ha spiegato come la strategia a cui si sta lavorando per la zona di Piazza Boves sia la medesima, cioè l’“accerchiamento del problema”, con interventi pensati in termini di progressione e proporzionalità. “Il male esiste, e ci stiamo lavorando”, così il Prefetto.

Un nodo cruciale è la sicurezza del parcheggio interrato, in particolare degli spazi di accesso, delle scale e del piano cosiddetto “meno due”, al momento privo di alcuno sbarramento che possa imporre una limitazione di accesso. Intense sono state e sono le interlocuzioni con l’Amministratore competente affinché, trattandosi di proprietà privata, vengano attivate le misure indispensabili per tutelarne la sicurezza e il decoro, a beneficio degli spazi stessi, dei fruitori del parcheggio interrato tutto e della piazza.

Alta è l’attenzione anche sugli esercizi commerciali di somministrazione: nei limiti delle norme che regolano le attività commerciali, prosegue l’attività di controllo del rispetto delle ordinanze in vigore sul territorio cittadino. A breve, una riunione del distretto urbano del commercio, coordinato dal vice-sindaco Luca Serale, si concentrerà sul tema dei vuoti commerciali per definire possibili iniziative che incoraggino il radicamento di esercizi e attività virtuose.

Da parte dei rappresentanti dei cittadini sono state proposte osservazioni, segnalazioni, richieste e hanno dato voce a motivate preoccupazioni e lecite paure. Il Prefetto ha incoraggiato i cittadini a produrre un breve pro-memoria con suggerimenti e proposte che, “sminuzzando i problemi”, possa servire per segnare i passi.

Un elemento positivo della riunione, rilevato da tutti i soggetti al tavolo e sottolineato dalla sindaca Patrizia Manassero è il “fronte comune” che si è creato tra tutti gli attori di una vicenda complessa che richiede la sinergia e il contributo coordinato e condiviso di ciascuno, secondo obiettivi comuni. La Sindaca ha incoraggiato a procedere in uno stile di coesione, elemento indispensabile per far crescere esperienze come quella del “protocollo di intesa tra Comune e commercianti” nata attorno a un percorso attivato dagli esercenti a Mondovì.

Un nodo preoccupante è quello dell’abuso e delle dipendenze, fenomeno in aumento nelle città italiane, segnale di un tempo di malessere e fragilità. Oltre al lavoro di repressione e all’attività investigativa coordinata dalla Questura, ci sono percorsi da costruire: questo intende fare il tavolo sulle dipendenze, avviato dal Prefetto, che vede accanto alle Forze dell’ordine, enti e attori del sociale e della sanità.

Il quadro della situazione è stato poi arricchito dal contributo del Questore, che, elencando dati e iniziative rispetto ai soggetti pericolosi e alle aree problematiche, ha descritto in termini di “assoluta sinergia” il lavoro che si sta portando avanti. E ha affermato che “se la percezione di rischio è elevata, richiede azione”, ma ha invitato a “restare agganciati alla realtà” in un territorio in cui i dati non evidenziano un livello elevato di esposizione alla criminalità e all’illegalità (il riferimento è alla 98° posizione che Cuneo occupa nella classifica generale indice della criminalità 2023, su 107).

Così la Sindaca, all’indomani della riunione: “Ringrazio il Prefetto Triolo che – nonostante nei giorni scorsi abbia avuto notizia del suo trasferimento a Modena – ha comunque voluto incontrare anche i cittadini dell’area di Piazza Boves. Ringrazio i cittadini che si spendono a beneficio del quartiere, perché diventi migliore per tutti. Attendiamo il nuovo Prefetto, e intanto andiamo avanti con il lavoro, secondo gli impegni assunti e condivisi. Ci incontreremo ancora per fare il punto e procedere, di passo in passo. La preoccupazione dei cittadini è la preoccupazione dell’Amministrazione. Nessuno è sereno rispetto alla situazione, ma il mio auspicio è che si veda e si capisca che c’è impegno e determinazione nell’affrontare problemi che non hanno colore politico e neppure immediata e facile soluzione. Incoraggio i cittadini a fare fronte comune con l’Amministrazione nella loro volontà di vedere il loro quartiere rigenerarsi”.