A Torino si è insediato il nuovo Consiglio Regionale
Davide Nicco nuovo presidente del Consiglio, Nel pomeriggio l’intervento programmatico del presidente Alberto Cirio a cui è seguito il dibattito
Con l’elezione di Davide Nicco (FdI) a nuovo presidente del Consiglio regionale del Piemonte si è aperta ieri, 22 luglio, la XII legislatura nei locali del Binario 3 delle Officine Grandi Riparazioni di Torino. Il nuovo ufficio di presidenza vede come vicepresidenti Francesco Graglia (Forza Italia) e Domenico Ravetti (PD), come segretari Fabio Carosso (Lega), Salvatore Castello (Lista Cirio), Valentina Cera (Avs).
L’assemblea, presieduta da Mauro Salizzoni (PD) quale consigliere più anziano e da Simona Paonessa (PD) e Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa) come consiglieri più giovani, ha proceduto ad effettuare le surroghe degli eletti diventati assessori. Sono diventati consiglieri sostituendo gli assessori: per FdI Federica Barbero, Alessandra Binzoni, Gianluca Godio, Daniela Cameroni, Claudio Sacchetto e Silvia Raiteri, per Forza Italia Debora Biglia, Davide Buzzi Langhi e Mauro Fava, per la Lega Marco Protopapa, per la lista Cirio Daniele Sobrero.
Nel pomeriggio l’intervento programmatico del presidente Alberto Cirio a cui è seguito il dibattito. “In questi spazi aggiustavano i treni, poi i giovani hanno trovato aggregazione, piccole imprese ospitalità, durante il Covid c’era l’ospedale da campo allestito dall’Aeronautica militare”, ha ricordato il presidente.
“È il momento della gratitudine – ha detto Cirio – di dire grazie ai piemontesi perché una conferma è ancora di più di una vittoria ottenuta la prima volta e ci affida ancora maggiore responsabilità per quello che i cittadini si aspettano da noi. Dovremo cercare il più possibile equilibrio e condivisione, che non vuol dire compromesso, e tornare a programmare con maggiore lungimiranza”.
Il primo aspetto da affrontare sarà l’aggiornamento del Piano sulla qualità dell’aria, (vedi Qualità dell’aria: si va verso il blocco delle auto diesel Euro5) che il Consiglio dovrà approvare entro settembre. Un tema prioritario sarà ovviamente la sanità: “Crediamo in quella pubblica, e quella privata deve essere complementare e mai sostitutiva – ha affermato il presidente – Abbiamo di fronte sfide importanti, la prima è quella delle assunzioni, e dobbiamo mettere a frutto le risorse che siamo riusciti ad ottenere dall’Europa per restituire ai cittadini il diritto alla salute. Verrà rinnovato il sistema di prenotazioni, daremo attuazione all’ambizioso piano di edilizia sanitaria per realizzare i nuovi ospedali che abbiamo localizzato assumendoci le nostre responsabilità per scelte che hanno fatto discutere e che sono state basate su valutazioni tecniche dopo aver ottenuto i fondi necessari. in materia di aborto continueremo a difendere la libertà di scelta e l’autodeterminazione della donna, io ne sarò il garante”.
Di pari passo con la sanità camminerà il sociale. “Continueremo con Scelta sociale, dopo che 90 milioni di fondi europei sono stati dirottati sulle famiglie che avevano bisogno di assistere i propri parenti. Non dimenticheremo l’assistenza, che va riscritta. Continueremo ad applicare la nuova legge sull’edilizia popolare, che consente di fare interventi mai realizzati da decenni”.
Il presidente Cirio ha poi toccato numerosi altri argomenti: attenzione verso i tavoli di crisi aziendale aperti; garantire dignità a chi lavora nelle campagne sulla base del modello applicato a Saluzzo; sperimentare l’anticipo della liquidità per il settore della cultura; proseguire le politiche per favorire il turismo.