A Beinette un bel momento culturale dell’estate

L’estate è momento di vacanze, di gita al mare ed ai monti, di feste patronali sempre più all’insegna della enogastronomia… Non facile quindi, in particolare, vedere tanto pubblico, una bella «piazzetta» gremita (si è accennato a centinaio di persone, sicuramente poche decine in meno) ad assistere ad uno spettacolo teatrale, a momento culturale, letterario, come quello di sabato sera 3 agosto a Beinette, in piacevole serata, davanti alla struttura polivalente «Adriano Olivetti», a fianco della Biblioteca Gauberti…

Organizzava, con il Comune, la Associazione «AttivaMente», presieduta da Flavio Bertone. In scena, applauditissima, era la compagnia «Teatro Caverna», di Bergamo, con lo spettacolo «La sposa bambina» tratto dall’omonimo racconto di Beppe Fenoglio (autore langarolo che avrebbe compiuto secolo di vita paio di anni or sono, partigiano, scomparso nel 1963).

Il brano parla delle vicende della giovanissima, ma volitiva e ribelle, Catinina, fatta sposare, tredicenne appena, più appassionata a giochi di strada coi suoi coetanei maschi che ad altro, a venditore di stracci molto più vecchio lei. La vera protagonista è una società povera ed emarginata, impegnata nella lotta per la sopravvivenza, un mondo di città-paese dalle chiare e profonde radici contadine. I bergamaschi lo portano in scena utilizzando mezzi comunicativi efficaci ed idee del «teatro di strada» (il marito è su alti trampoli)… Dopo tragico viaggio di nozze al mare, vi è sorta di «lieto fine», con la sposa che riesce a veder esaudite alcune sue richieste, non negoziabili (la figura femminile ha sempre avuto, in ogni contesto sociale, più «voce in capitalo» di quanto appaia), e che, un anno dopo, dato al marito un figlio, è ancora lì, a giocare alle biglie, con gli altri ragazzi…

A Beinette il «Teatro Caverna» si era fatto conoscere ed apprezzare per uno spettacolo su don Milani, il prete educatore di Barbiana, presentato alle scuole. Tutto fa pensare che li rivedremo.