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A Boves in tantissimi alla ventesima edizione di “Vie di Jazz”

22 agosto 2024 | 09:27
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A Boves in tantissimi alla ventesima edizione di “Vie di Jazz”

Ormai esperto, e mostratosi lucido e capace da sempre, il musicista Roberto Chiriaco, direttore artistico, ha presentato uno dei programmi migliori, tutto di livello, mantenendo la promessa fatta di un appuntamento «indimenticabile»

Venti anni, venti edizioni, sono un bel traguardo da tagliare, specie dove, come a Boves, ben poche, eccettuate le feste frazionali, son iniziative portate avanti a lungo… Per questo «Vie di jazz», alla ventesima edizione, tra il 16 ed il 18 agosto, subito dopo ferragosto, appena disturbata dal maltempo delle sue due ultime serate musicali in Piazza, non poteva non essere di livello altissimo…
Ormai esperto, e mostratosi lucido e capace da sempre, il musicista Roberto Chiriaco, direttore artistico, ha presentato uno dei programmi migliori, tutto di livello, mantenendo la promessa fatta di un appuntamento «indimenticabile».
Il «buongiorno» si è visto già dal «mattino», venerdì sera 16 agosto, con il delizioso «The Road Trip Project»  del «Gianluca Renzi Italian Quartet» (raccolto intorno al contrabbassista), l’unica serata che si è potuta realizzare in Piazza dell’Olmo, sul Sagrato della Parrocchiale.
Buona è stata sempre la presenza di pubblico: «Vie di jazz» sa attirare appassionati, ormai, dai confini più remoti della Regione ed oltre… Meno «breccia» par fare sui locali (anche se qualcuno si vede, rapito e plaudente), pur in città nella quale certa sensibilità musicale ed artistica resta innegabile, pur in tempi in cui non sembra ai suoi apici…
Qualche spettatore lamentava i tanti bar e ristoranti chiusi (quasi tutti) in quei giorni, complici il ferragosto ma, si potrebbe pensare, anche poca «fiducia» locale in una manifestazione pur portata avanti da varie Amministrazioni comunali…
Purtroppo le altre due serate si son dovute tenere, per il maltempo al Palazzetto di Madonna dei Boschi, importante in tali circostanze, ma non il massimo come acustica e come atmosfera (par sempre vuoti, «freddo», ben diversa la «cornice» della Piazza della Parrocchiale, con il suo faggio al centro… Pure son stati appuntamenti mica da ridire (e gratuiti): «l’intramontabile» cantautore napoletano Nino Buonocore, con il «Quartet in jazz live» e con Flavio Boltro, ed il contrabbassista ed insegnante milanese Attilio Zanchi, col suo sestetto (il grande progetto «Mingus Portrait», «ritratto» omaggio al grande musicista statunitense Charlie Mingus, contrabbassista a sua volta).
Da non trascurare erano i pomeriggi all’Auditorium Borelli, ed in effetti il locale ha raccolto ottimo pubblico… Si è partiti sabato 17 con la conferenza «Rhapsody in Blue», «Il sogno nel pentolone», di Luca Bragalini, seguito dal concerto del «Fabio Vernizzi Trio». Fantastico è stato l’incontro, domenica 18 agosto, con il batterista ferrarese (con tutta la sua umanità e comunicativa tipica emiliana) Ellade Bandini, che si è «raccontato», tra ricordi, immagini e brani («Elliade. Vita epica di un batterista tra pensieri, suoni, immagini»). Bandini ha, poi, partecipato al concerto del torinese «Max Gallo Quartet».