Axactor ferma nella decisione di chiudere, già una ventina i dimessi

1 agosto 2024 | 07:33
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Axactor ferma nella decisione di chiudere, già una ventina i dimessi
La sede Axactor di Cuneo

I sindacati: «Anziché cercare un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali, preferiscono colloquiare individualmente con i lavoratori e le lavoratrici, mostrando loro prospettive e scenari difficilmente percorribili e per nulla convincenti»

Come i lettori ricorderanno, una decina di giorni fa davamo la notizia della imminente chiusura della sede di Cuneo della Axactor Group che occupa un centinaio di lavoratori e lavoratrici. [Leggi qui]

La notizia era stata diffusa dai sindacati Fiscscat Cisl e UilTucs Uil che avevano informato l’opinione pubblica della crisi aziendale: «A far data dal prossimo 1 gennaio 2025 chiuderà la sede di Cuneo e spacchetterà il personale dipendente ricollocandolo in tre diverse province (Milano, Grosseto e Milazzo) a seconda delle professionalità e mansioni svolte. Circa 100 lavoratrici e lavoratori che improvvisamente si ritroveranno a dover subire una decisione che inevitabilmente porterà la maggior parte di loro a dover dare le dimissioni»

Era stato proclamato immediatamente lo stato di agitazione, ma sembra che l’azienda continui a perseguire il progetto di trasferimento del personale e di chiusura della storica sede di Cuneo, la prima ad aprire.

Sempre dalle organizzazioni sindacali si apprende che nell’ultimo mese sono almeno una ventina le lettere di dimissioni volontarie consegnate alla direzione.

Nell’ultimo consiglio comunale, su sollecitazione della consigliera e capogruppo PD Claudia Carli, si era parlato dell’argomento e partiti di maggioranza e opposizione, uniti, avevano espresso la solidarietà alle maestranze, solidarietà che aveva espresso anche la sindaca Patrizia Manassero: «Unisco la preoccupazione della giunta a quella del Consiglio: abbiamo già trasmesso ai sindacati la disponibilità alla presenza a tutti gli incontri utili che avranno luogo».

«Anziché cercare un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali – sottolineano Alessandro Lotti e Fabio Bove, responsabili provinciali rispettivamente di Fisascat Cisl e di UilTucs Uil – i dirigenti di Axactor preferiscono colloquiare individualmente con i lavoratori e le lavoratrici, mostrando loro prospettive e scenari difficilmente percorribili e per nulla convincenti».

«Fisascat e Uiltucs – continuano i dirigenti sindacali – sperano di essere convocate nelle prossime settimane per cominciare un percorso di confronto serio e costruttivo. Qualora ciò non dovesse realizzarsi, sentite le maestranze, riprenderemo tutte le azioni ed iniziative sindacali necessarie, finalizzate al mantenimento del lavoro nella provincia di Cuneo ed alla salvaguardia degli interessi dei lavoratori, delle lavoratrici e delle loro famiglie».