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Aziende e cooperative unite per tutelare i lavoratori delle vigne

3 agosto 2024 | 14:12
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Aziende e cooperative unite per tutelare i lavoratori delle vigne
L'incontro di Alba

Confronto tra Confindustria Cuneo, Camera di Commercio, Confcooperative Piemonte Sud e Consorzio Tutela Barolo Barbaresco: in arrivo un vademecum, corsi formativi e progetti per dare una sistemazione abitativa ai lavoratori

Alba. Un’importante riunione si è svolta mercoledì scorso presso la sede albese di Confindustria Cuneo. Le aziende industriali e le cooperative del mondo vitivinicolo cuneese si sono riunite allo stesso tavolo per garantire una filiera del lavoro sostenibile e attenta ai diritti e alle necessità dei lavoratori.

Il confronto è stato promosso da Confindustria Cuneo (rappresentata dalla presidente della sezione Vini e Liquori Paola Lanzavecchia e dal vicedirettore Mauro Danna) e ha visto la partecipazione di Camera di Commerciodi Cuneo (con il segretario generale Patrizia Mellano), Confcooperative Piemonte Sud (con il presidente Mario Sacco e la vice Rosa Oberto) e Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (con il presidente Sergio Germano e il direttore Andrea Ferrero).

Si è discusso di varie tematiche, a partire dal tavolo permanente di monitoraggio regionale istituito di recente e dal protocollo d’intesa per la promozione del lavoro regolare e il contrasto allo sfruttamento siglato in primavera presso la Prefettura di Cuneo e che farà da modello per tutte le province del Piemonte.

Sono state definite poi una serie di iniziative operative che verranno realizzate da qui ai prossimi mesi. «L’obiettivo – sottolinea una nota di Confindustria – è fornire alle imprese e alle società cooperative del settore ulteriori strumenti capaci di dare risposte efficaci per quanto riguarda sicurezza, tutela, accoglienza e trasporto dei lavoratori, le questioni contrattuali e l’interpretazione del quadro normativo».

La prima azione prevede la definizione di un vademecum per il lavoro sostenibile nel settore vitivinicolo che darà una visione completa del perimetro normativo all’interno del quale devono muoversi imprese e cooperative nel momento in cui appaltano all’esterno le loro lavorazioni, mettendo al centro la tutela dei lavoratori sotto ogni punto di vista.

In parallelo «verranno promosse altre azioni, a partire da una serie di corsi formativi, e saranno sviluppati progetti condivisi legati alla valorizzazione del capitale umano e alla promozione del lavoro buono». Uno specifico focus sarà dedicato, ad esempio, alla necessità di «domiciliare presso sistemazioni abitative adeguate i lavoratori che non risiedono sul territorio».

Chissà se e quando si tornerà all’ospitalità e all’accoglienza che un tempo era comune nella Langa povera e senza turismo, fatta di sudore ma anche di generosità verso chi veniva ad aiutare nel lavoro come i braccianti di un tempo lontano, che venivano ospitati per il tempo necessario a completare la vendemmia.