Perissinotto a Cuneo per presentare il suo ultimo libro

6 settembre 2024 | 15:07
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Perissinotto a Cuneo per presentare il suo ultimo libro
Un momento dell'incontro

Chi si attendeva il classico appuntamento di presentazione, con la “spalla” che fa le domande e l’autore che risponde in modo più o meno conciso, è certamente rimasto deluso: si è trattato di un vero e proprio monologo recitato con voce perfettamente impostata

Alessandro Perissinotto è stato ieri a Cuneo per presentare di fronte ad un numeroso pubblico il suo ultimo libro dal titolo “La guerra dei Traversa” (Mondadori)  presso la Libreria Stella Maris. Per questioni legate al maltempo e alla previsione di pioggia, l’incontro si è tenuto non in Via Felice Cavallotti ma presso la sala Costanzo Marino di Via Toselli 2. A introdurre il noto scrittore torinese era l’avvocato e scrittore cuneese Claudio Streri.

Chi si attendeva il classico appuntamento di presentazione, con la “spalla” che fa le domande e l’autore che risponde in modo più o meno conciso, è certamente rimasto deluso: si è trattato di un vero e proprio monologo recitato con voce perfettamente impostata, Ne deduciamo che il nostro beniamino ha frequentato almeno una lezione di teatro e che è un appassionato del genere. Perissinotto è stato per più di 60 minuti perfettamente avvolgente, senza una imperfezione, senza un minimo mormorio di indecisione, come se avesse davvero studiato a menadito il copione.

Possiamo assicurare che è riuscito nel suo intento: dal silenzio e dall’attenzione dell’uditorio si capiva che tutti erano rapiti dal suo racconto di quanto successe a Torino il 18 dicembre 1922 e della storia della Famiglia Traversa, presa a pretesto per raccontare i fatti che purtroppo nessuno ricorda e di rammentare a tutti che la memoria storica è essenziale per tutti noi. E soprattutto di mettere a fuoco che si tratta di fatti realmente accaduti e di morti davvero uccisi e non di fiction come quella televisiva.

Il libro usa la narrativa per descrivere quella che viene definita “La strage di Torino”, ossia una serie di omicidi commessi tra il 18 e il 20 dicembre 1922 a Torino dai fascisti capeggiati da Piero Brandimarte. Gli scontri portarono alla morte di 14 uomini e al ferimento di 26, mentre vennero date alle fiamme la Camera del Lavoro, il circolo anarchico dei ferrovieri, il Circolo Carlo Marx e devastata la sede de L’Ordine Nuovo.