Promesse disattese: il tunnel del Tenda continua a farsi attendere

30 settembre 2024 | 08:10
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Promesse disattese: il tunnel del Tenda continua a farsi attendere
Lavori nel Tunnel di Tenda

Le ripetute promesse di riapertura si scontrano con la realtà dei ritardi nei lavori. La comunità locale, stanca di aspettare, chiede certezze sulle tempistiche di realizzazione dell’opera

Un’altra estate volge al termine e la Valle Roya si ritrova ancora una volta senza il suo polmone vitale: il tunnel del Tenda. Nonostante le rassicurazioni e le promesse di un’imminente riapertura, i lavori di ripristino procedono a rilento, lasciando la comunità locale in una condizione di stallo.

L’ultimo aggiornamento, fornito dal commissario straordinario per il Tenda bis, ingegner Nicola Prisco, sembrava promettere una svolta: il nuovo ponte sul Rio della Cà sarebbe stato completato entro fine settembre, le opere civili in galleria entro fine ottobre e le dotazioni impiantistiche entro metà novembre. Un calendario serrato che lasciava sperare in una riapertura entro la fine dell’anno, in tempo per la stagione invernale.

Tuttavia, le incertezze permangono. I sindaci del Comitato di monitoraggio sul Tenda, riunitisi a Limone, hanno espresso preoccupazione per i continui ritardi. Nonostante i sopralluoghi e le rassicurazioni delle istituzioni, la sfiducia sembra prevalere. “Oggi come oggi, non è semplice fidarsi degli annunci”, ha commentato il presidente della Provincia, Luca Robaldo.

Gli occhi sono puntati sul nuovo viadotto, un’opera imponente che dovrebbe agevolare l’accesso al tunnel. Tuttavia, anche in questo caso i lavori procedono con lentezza. Secondo il sito dell’Anas, la realizzazione delle spalle è al 93% e l’impalcato all’88%. Numeri che, seppur incoraggianti, non nascondono le criticità ancora presenti.

In particolare, destano preoccupazione i ritardi nella realizzazione degli impianti all’interno del tunnel: ventilazione, illuminazione e segnaletica sono ancora lontani dall’essere completati. Inoltre, la deviazione degli imbocchi galleria in Francia procede con estrema lentezza.

Per la Valle Roya, l’assenza del tunnel rappresenta una ferita aperta. Il turismo, pilastro dell’economia locale, ne soffre profondamente. Negozianti, albergatori e ristoratori lamentano un calo drastico degli affari. Ma non solo l’economia è in sofferenza: anche la vita quotidiana dei residenti è fortemente condizionata dalla chiusura del tunnel. Ogni spostamento diventa un’impresa, con tempi di percorrenza notevolmente allungati e un disagio crescente.

La comunità locale si sente abbandonata e chiede risposte concrete. “Abbiamo bisogno di certezze”, afferma un residente di Limone. “Non possiamo più vivere in questa situazione di incertezza”.

Le istituzioni assicurano di essere impegnate a trovare una soluzione. Sono in corso studi per valutare la possibilità di istituire un doppio senso di marcia all’interno del tunnel, una soluzione che potrebbe alleviare in parte i disagi. Tuttavia, questa ipotesi presenta numerosi ostacoli tecnici e burocratici.

Nel frattempo, la Valle Roya attende con trepidazione l’apertura del tunnel, un’opera fondamentale per rilanciare l’economia locale e riconnettere la comunità. Ma la domanda che tutti si pongono è: quando?