NUOVA REALTA' |
Altre News
/

“Slow Bag”: ad Alba c’è un nuovo borsificio etico e sostenibile

6 settembre 2024 | 11:20
Share0
“Slow Bag”: ad Alba c’è un nuovo borsificio etico e sostenibile

Nel nuovissimo laboratorio di via Zara prende vita un’iniziativa innovativa dedicata alla creazione di borse e accessori realizzati a mano con materiali di riciclo, quali banner pubblicitari dismessi, tessuti derivanti da abiti dismessi, vecchie lenzuola, ecc.

Mercoledì 4 settembre 2024 alle ore 17.00 è stato ufficialmente inaugurato il progetto Slow Bagborsificio albese presso il suo nuovissimo laboratorio di Via Zara 10 ad Alba. L’inaugurazione ha riscosso un gran successo da parte della comunità che ha partecipato numerosa per scoprire il progetto. L’iniziativa ha visto la partecipazione delle maestranze della Comune di Alba con la presenza del sindaco Alberto Gatto, della Vicesindaca e Assessora alla cultura e al turismo Caterina Pasini e dell’Assessore all’ambiente Roberto Cavallo e della Fondazione Camera di Commercio di Cuneo, nella figura del consigliere generale Fabrizio Rapallino.

Il momento inaugurale è stato presentato da Anselme Bakudila, presidente della condotta Slow Food Alba Langhe e Roero Aps e capofila del progetto che ha raccontato in cosa consiste il laboratorio e gli obiettivi etici e di sostenibilità sociale, ambientale ed economica che si celano dietro di esso, portando i ringraziamenti di tutti i partner, Associazione Turismo in Langa, Associazione San Giovanni e Cooperativa Sociale Alice per il contributo ricevuto da Fondazione CRC e l’interesse dimostrato dal Comune di Alba. 

Alberto Gatto, sindaco di Alba, interviene ringraziando per l’invito e focalizzando l’attenzione sulle politiche ambientali di cui si sta particolarmente interessando la giunta comunale neo-eletta. Riprendendo le parole di Bakudila, ritiene di grande rilievo il connubio tra tradizione e innovazione di cui questo progetto si fa carico. Da un lato, la tradizione deriva dall’intenzione di recuperare e insegnare antiche pratiche di intreccio manuale per la creazione di cestini – i cosiddetti cavagnin – e, dall’altro, l’innovazione è dettata dalla creazione di borse e accessori attraverso il riutilizzo di materiali di scarto come banner pubblicitari. 

Fabrizio Rapallino, consigliere generale di Fondazione CRC, interviene ponendo l’accento sull’impegno della Fondazione nei confronti di progetti che abbiano una sostenibilità a 360°. Ribadisce infatti l’importanza di considerare iniziative come quella di Slow Bag, non solo in un’ottica di sostenibilità ambientale legata al riciclo ma anche dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale, di grande importanza per la comunità.

Il progetto Slow Bag. Un laboratorio di apprendimento dove poter dare spazio alla creatività in un’ottica di sostenibilità etica e ambientale attraverso un impegno concreto per l’upcycling. Un’iniziativa innovativa dedicata alla creazione di borse e accessori realizzati a mano con materiali di riciclo, quali banner pubblicitari dismessi, tessuti derivanti da abiti dismessi, vecchie lenzuola, ecc.

Anselme Bakudila, il presidente Slow Food Alba Langhe e Roero Aps, afferma: “Slow Bag vuole essere un progetto sociale perché vuole formare persone senza lavoro ad acquisire un nuovo mestiere, ambientale per via del riuso di materiali destinati a diventare rifiuti, territoriale in quanto implica in partenariato molteplici strutture della società civile locale”. “Inoltre – prosegue Rosalba Rivetti, maestra e docente del progetto – Slow Bag è volto alla condivisione, alla creatività e alla sensibilizzazione alle pratiche sostenibili che vogliono il coinvolgimento diretto della comunità. Un’opportunità unica per dimostrare come il riciclo possa diventare una risorsa preziosa e un motore di creatività e innovazione”.

Il cuore nel riciclo e nell’upcycling

Il progetto si distingue per mettere in luce nuovi e vecchi mestieri. Un servizio a disposizione della comunità che si vuole sostenibile, attraverso la formazione di persone interessate all’apprendimento di un nuovo mestiere e a diventare professionalmente abili nella futura gestione del laboratorio attrezzato con macchinari professionali di ultima generazione. Il tutto con un occhio rivolto anche al passato e al recupero di antiche tecniche di lavorazione di materiali naturali, come la creazione dei cavagnin, cestini realizzati a mano con l’utilizzo di rametti di salice sotto l’abile guida del maestro Renzo Borello. 

I materiali utilizzati provengono da fonti riciclate, come i banner pubblicitari in PVC o altri tessuti di scarto, così come da fonti naturali e vengono trasformati in prodotti robusti, pratici e utili, promuovendo un ciclo virtuoso di riuso e sostenibilità. Questi vengono poi trasformati a mano da volontari debitamente formati, che per mesi hanno messo in pratica gli insegnamenti di professionisti del mestiere per imparare tecniche di cucito antiche e, al contempo, innovative. 

Una sede fissa per il riciclo creativo

Per la prima volta sul territorio albese, prende vita un laboratorio dedicato al riciclo creativo che ha una sede fissa in Via Zara 10. Questo spazio non è solo un luogo di produzione, ma anche un punto di condivisione aperto al pubblico, dove sarà possibile osservare da vicino il processo creativo di trasformazione dei materiali. Inoltre, le creazioni saranno distribuite nel consueto Mercato della Terra in Piazza Pertinace, contribuendo a diffondere la cultura del riciclo e del riuso.

Slow Bag è un progetto che vuole consolidarsi nel tempo. A partire dall’autunno verranno programmati appuntamenti didattici e di formazione aperti al pubblico, dove la comunità potrà fare diretta esperienza della lavorazione e della creazione delle borse, dei cavagnin e degli accessori.

Il progetto è proposto dalla Condotta Slow Food Alba, Langhe e Roero con il contributo della Fondazione CRC, nell’ambito del bando Percorsi di sostenibilità, in collaborazione con il Mercato della Terra di Alba, Langhe e Roero, Associazione Turismo in Langa, Associazione San Giovanni e Alice Cooperativa Sociale.