74a Giornata Infortuni sul Lavoro: decessi in crescita del 3,5% a livello nazionale.
Nei primi otto mesi del 2024 cinque morti in Granda, che si colloca tra le province piemontesi più virtuose e al 67° posto in Italia per numero di decessi.
La Giornata, istituzionalizzata con Decreto del Presidente della Repubblica nel 1998, è stata istitutita da ANMIL, l’Associazione Nazionale fra lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, e rilanciata mediaticamente quest’anno con un apposito spot, sviluppato con la collaborazione di RAI.
Il presidente dell’ANMIL, Emilio Deandri, ha dichiarato: “Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese, ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorita e questa manifestazione sarà l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche, stimolando riflessioni e assunzioni di un impegno concreto per il futuro, al fine di arginare morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Vogliamo che i numeri dell’INAIL siano davvero un utile strumento di lettura del fenomeno e ci parlino chiaramente di quali sono le vie da intraprendere per mirare ad un’azione in cui si combinino con efficacia: consapevolezza, prevenzione e controlli, ma soprattutto responsabilità condivise e partecipazione di tutti alla sicurezza in azienda e sui luoghi di lavoro”.
Da parte sua, il Presidente Sergio Mattarella è intervenuto con una nota: “La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana. Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona”
A livello nazionale, tra gennaio e agosto di quest’anno gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail sono stati circa 387mila, quasi l’1% in più dello stesso periodo del 2023 e i morti denunciati sono stati 680 in crescita in questo caso di ben il 3,5%.
Cuneo è una delle province tutto sommato più virtuose del Piemonte, collocandosi al 67° posto a livello nazionale per numero di decessi, con cinque infortuni mortali registrati dai dati INAIL da gennaio ad agosto 2024.
I settori più “colpiti” rimangono quello delle Costruzioni, le Attività Manifatturiere, i Trasporti e il Commercio.