Classe 1930, è stato insegnante di generazione di bargesi
Barge. E’ mancato il maestro Vittorio Gambedotti, classe 1930.
“Lui non insegnava solo ciò che era nei libri. Voleva che i suoi studenti conoscessero il mondo e lo vedessero come lui lo vedeva, con occhi curiosi e aperti. Insegnava loro che esser bravi non significava solo ottenere buoni voti, ma esser persone migliori“. Questa la frase di Pat Conroy tratta da “Il grande Santini” scelta dai famigliare nel comunicare la dipartita del loro caro.
E’ stato insegnante di generazione di bargese. Nel 2021 per iniziativa di un ex alunno si era incontrato con i “suoi” scolari di 50 anni prima. La sindaca di allora Piera Barge lo ricordò in questa occasione come “un maestro rivoluzionario: faceva il giornalino in classe e aveva dei metodi innovativi”.
Gambedotti lascia i figli Andrea con Acberet, Alberto con Petra, i nipoti Federico, Letizia, Saverio, Nicòle e parenti tutti.
Domani sera, lunedì 21 ottobre, alle ore 20 in parrocchia a Barge sarà recitato il rosario. Nella stessa chiesa martedì 22 ottobre, alle ore 15 si celebreranno i funerali.