Cogefa nel mirino dell’antimafia: rischio stop ai lavori del Tenda Bis
Il colosso delle costruzioni Cogefa, che partecipa ai lavori del nuovo tunnel del Tenda, è stato colpito da un’interdittiva antimafia. La misura, adottata dalla Prefettura di Torino, rischia di paralizzare i lavori
Una nuova tegola si abbatte sul cantiere del tunnel del Tenda Bis. Cogefa, l’azienda capofila del consorzio Edilmaco incaricato della realizzazione di quest’importante infrastruttura, è stata infatti raggiunta da un’interdittiva antimafia. Questa misura, emessa dalla Prefettura di Torino, comporta la sospensione immediata di tutte le attività della società e rischia di paralizzare i lavori del tunnel.
L’interdittiva si basa su un’inchiesta della Procura di Torino che ha evidenziato presunti contatti tra Cogefa e imprese coinvolte in attività illecite. L’azienda, che conta circa 400 dipendenti diretti e un indotto di oltre 1200 unità su tutto il territorio nazionale, si è detta estranea a qualsiasi forma di infiltrazione mafiosa e ha annunciato di voler impugnare il provvedimento di fronte al TAR.
In una nota ufficiale, Cogefa ha sottolineato che i contatti contestati dalla Procura si limitano a rapporti occasionali con imprese che, al momento di tali rapporti, non erano ancora sottoposte a misure antimafia. L’azienda ha inoltre assicurato di aver sempre collaborato con le autorità e di aver adottato tutte le misure necessarie per prevenire infiltrazioni criminali.
“Cogefa Spa – si legge nel comunicato stampa – nel ribadire l’impegno a proseguire con la massima trasparenza e collaborazione nei confronti delle Autorità competenti, assicura di aver già avviato tutte le azioni necessarie per impugnare il provvedimento emesso dalla Prefettura presso il Tribunale Amministrativo Regionale, al fine di difendere con fermezza il proprio operato, la propria reputazione e il futuro dei propri dipendenti e collaboratori, nonché di garantire la piena continuità delle attività aziendali e la corretta esecuzione delle commesse in corso”.
Le prossime settimane saranno decisive per capire quale sarà il futuro del tunnel del Tenda. L’azienda ha annunciato di voler ricorrere al TAR per ottenere la sospensione dell’interdittiva e riprendere i lavori nel più breve tempo possibile. Tuttavia, la decisione finale spetterà ai giudici amministrativi.
Nel caso del Tenda bis, sarà il committente Anas a dover valutare cosa fare, una volta ricevuto il testo dell’interdittiva antimafia. E’ probabile che Anas attenda il pronunciamento del Tar sul ricorso della Società e richiesta di sospensiva. In ogni caso è ragionevole pensare che ci possano essere ulteriori ritardi e che l’ipotesi di una apertura entro fine anno in modalità cantiere possa subire un rinvio.