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Cuneo: 23,5 milioni di investimento e un futuro più sostenibile per la rete idrica

16 ottobre 2024 | 08:14
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Cuneo: 23,5 milioni di investimento e un futuro più sostenibile per la rete idrica
[Foto di repertorio]

Un investimento per modernizzare la rete e renderla più efficiente, per individuare eventuali sprechi e riparare le perdite e soprattutto per assicurare la salubrità dell’acqua delle nostre case.

L’Autorità di ambito Cuneese (ATO4) riceverà 23,5 milioni di euro per modernizzare la rete idrica. Grazie ai fondi del PNRR, il territorio cuneese si doterà di un sistema di monitoraggio avanzato che ridurrà drasticamente le perdite d’acqua e garantirà una distribuzione più efficiente.

Il progetto, denominato “Acquedotto 4.0”, prevede l’installazione di sensori e l’utilizzo di modelli digitali per monitorare costantemente lo stato della rete idrica. In questo modo, sarà possibile individuare e riparare tempestivamente eventuali guasti, riducendo al minimo gli sprechi e garantendo una maggiore resilienza della rete di fronte ai cambiamenti climatici.

Il Presidente Davide Falletto sottolinea l’importanza di questo investimento: “Acquedotto 4.0 è un passo fondamentale per la sostenibilità della nostra rete idrica. Grazie a questo progetto, saremo in grado di gestire l’acqua in modo più efficiente e tutelare questa risorsa preziosa per le future generazioni.”

Anche il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, esprime soddisfazione per questo risultato: “Ringrazio l’Autorità d’Ambito e il Consorzio COGESI per il loro impegno nel portare a casa questo importante finanziamento. Questi 23 milioni di euro sono un investimento fondamentale per il nostro territorio.”

Le procedure sono già in corso per avviare i lavori. Le gare d’appalto sono state effettuate e le banche si sono già rese disponibili a finanziare eventuali anticipi.

In un comunicato di martedì 3 settembre, il direttore di ACDA, Andrea Ponta, segnalava: “Abbiamo ormai più segnali che le sorgenti di alimentazione stanno subendo mutamenti preoccupanti. Ad esempio, nonostante un anno di copiose precipitazioni, oggi misuriamo un livello di acqua inferiore rispetto alla media degli scorsi anni che, voglio ricordare, sono stati anni di siccità straordinaria”.

E continuava: “Dobbiamo dare risposte immediate per avere allerte più sollecite e soluzioni tampone che possano evitare, almeno in parte, i problemi riscontrati già ben tre volte in un anno – ossia le dichiarazioni da parte dei comuni della non potabilità degli acquedotti – . Questo impegno, però, non ci pare esaustivo e vogliamo lavorare anche su una prospettiva di lungo periodo perché l’area servita abbisogna di un’alimentazione idrica costante e di qualità”.