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Cuneo, donna positiva sorpresa dai carabinieri fuori casa durante la pandemia: assolta

3 ottobre 2024 | 09:00
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Cuneo, donna positiva sorpresa dai carabinieri fuori casa durante la pandemia: assolta
Il periodo della pandemia da Covid-19 - Immagine di repertorio

Era accusata di aver infranto l’isolamento domiciliare. La vicenda riapre il dibattito sulle norme emergenziali e sulla comunicazione dei provvedimenti restrittivi

Cuneo. Nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19, violare l’isolamento domiciliare poteva comportare conseguenze penali. Oggi, a distanza di qualche anno, un caso giudiziario ha riacceso i riflettori su quelle norme straordinarie. Una donna, sorpresa fuori casa durante il periodo di quarantena, è stata assolta dal Tribunale di Cuneo.

La vicenda risale al marzo 2022, quando fu trovata dai carabinieri nei pressi di un bowling di Borgo San Dalmazzo nonostante avesse ricevuto l’obbligo di rimanere a casa perché positiva. L’accusa era pesante: aver violato le restrizioni imposte per contenere il contagio. Ma la normativa è cambiata e oggi, con il senno di poi, lo stesso comportamento non costituisce più un reato.

La donna, dopo il test effettuato in farmacia che aveva determinato la presenza del suo nome negli elenchi regionali in possesso dei militari, ha sostenuto di aver effettuato un test domestico che ha dato esito negativo e che quindi si era recata dal compagno perché non era a conoscenza dell’obbligo di dover rimanere nella propria abitazione in isolamento sino al termine del periodo prescritto anche se negativa.

Al centro del dibattito, la comunicazione del provvedimento di isolamento: la donna ha sempre sostenuto di non averla mai ricevuta. L’avvocato difensore ha invocato l’abrogazione della norma, mentre il pubblico ministero ha chiesto una condanna per un reato di particolare tenuità, riconoscendo le difficoltà di una legislazione emergenziale.

Il giudice, nel pronunciare la sentenza di assoluzione, ha ritenuto che il fatto non sussistesse nel merito, senza fare esplicito riferimento alla cancellazione del reato. Questa decisione getta nuova luce sulle interpretazioni giuridiche di un periodo storico complesso e delicato, sollevando interrogativi sulla proporzionalità delle misure adottate e sulla comunicazione efficace delle disposizioni.